varie, 22 maggio 2005
GASBARRA
GASBARRA Enrico Roma 12 agosto 1962. Politico. Dal 2008 deputato (Pd). Ex presidente della provincia di Roma • «[...] era prodiano quando Prodi era disoccupato, e ulivista quando l’Ulivo non esisteva [...] è stato uno dei pochi a opporsi a Francesco Rutelli e a votare per la lista unica del centrosinistra. Eppure con Rutelli sindaco divenne consigliere comunale e poi assessore, e fu Rutelli a indicarlo come perfetto candidato alle provinciali del 2003, che Gasbarra vinse a sorpresa contro Silvano Moffa di An. [...] tanta strada assieme, poi uno di qui e l’altro di là, e l’altro, Gasbarra, che da strano e presunto voltagabbana salta sul carro del perdente. [...] Entrò in politica nel 1978. Aveva scritto un tema formidabile - si dice - a proposito del sequestro Moro. Il suo professore, democristiano, dopo avergli assegnato un nove e mezzo, segnalò il giovanotto ai capoccia del partito che, chiesto il permesso ai genitori, lo avviarono al servizio della comunità. ”Quando ho votato la prima volta, ho votato per me: ero già candidato”, ripete spesso [...] Nell’89, a ventisette anni, fu presidente della Prima circoscrizione di Roma e mise in piedi una strana giunta Dc-Pci. Non era già più compromesso storico e non ancora Ulivo, ma una di quelle robe che bene o male vogliono dire qualcosa. Infatti, anche nei tempi litigiosi, Gasbarra piaceva a tutti e non soltanto alle donne per via del piacionismo che lo ha messo sempre in concorrenza con Rutelli, almeno sul piano dell’avvenenza. Piaceva e piace a tutti per questa sua eterna tensione all’ecumenismo progressista. Nel 2003 fu posto in concorrenza a Moffa da un’inedita collegialità: lo appoggiarono Rutelli e Veltroni, Fassino e Marini, Pecoraro Scanio e Boselli, Rizzo e Bertinotti, Mastella e Di Pietro. Addirittura il risentito Nanni Moretti - con il quale condivide i trascorsi di pallanotista - gli diede una pacca sulla spalla e gli disse: ”Vai e vinci per tutti noi”. Lui vinse e si prese per vice una di Rifondazione. Ebbene, Gasbarra è davvero unito nell’Ulivo sin dagli anni delle diaspore. E da lì, dal trionfo contro Moffa, ”partì la riscossa del centrosinistra”, dice. [...] festeggiò Prodi col popolo di sinistra nel ”96, ”’e tutti gridavano: uniti! Uniti! Uniti!”. Lì festeggiò Veltroni sindaco, ”e tutti gridavano: uniti! Uniti! Uniti!”. Sempre lì festeggiò la sua elezione alla presidenza della Provincia, e naturalmente ”tutti gridavano: uniti! Uniti! Uniti!”. Ecco perché ”c’è più motivo di temere le divisioni, alle quali l’elettore è allergico” che non i desideri egemonici [...] ”Se qualcuno fa un metro più di te, fallo anche tu”, dice Gasbarra tirando fuori l’eredità della saggezza paterna. [...]» (Mattia Feltri, ”La Stampa” 22/5/2005). Vedi anche: a. g., ”Sette” n. 8/2002;