Varie, 20 maggio 2005
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Tolstoy Viktoria
• (Kjellberg) Sigtuna (Svezia) 29 luglio 1974. Cantante. Jazz • «[...] fisico da modella ariana più che da barbuto romanziere filosofo anarco cristiano. Si chiama Viktoria. Lev, lo scrittore, è il nonno di sua nonna. [...] appartiene al ramo scandinavo della dinastia, inviso ai cugini russi per oscuri rancori di clan (il conte Nikolaj per esempio ha duramente criticato la partecipazione della ragazza al Grande Fratello svedese, dove lei ha peraltro conosciuto l’attuale marito). Figlia di un musicista jazz, racconta [...] di non aver mai voluto fare altro: ”Più che la letteratura, in casa ho respirato la musica, fin da piccolissima. E non ho mai avuto dubbi: sapevo che avrei fatto la jazzista. la mia passione più grande, e una tradizione di famiglia”. Cresciuta tra Lp di Miles Davis, Billie Holliday e lezioni di piano, da ragazzina Viktoria credeva che avrebbe fatto la strumentista. Finché, da adolescente, non si è ritrovata con quella voce. Un talento naturale, timbro e estensione da star (non ha mai preso lezioni di canto). A soli diciannove anni, dopo tanti concerti in localini svedesi a eseguire standard – l’estensione e lo stile così pulito erano già quelli di adesso – la decisione di incidere un disco jazz. Seguito da una breve svolta pop (”A livello discografico, anche in Svezia come in tanti altri Paesi, viene esercitata una certa pressione su ragazze carine perché incidano musica decisamente più pop, più commerciale”) , la partecipazione al Grande Fratello, le nozze. Infine il ritorno al jazz. ”Come mai? Semplicemente, il pop non mi faceva sentire a mio agio, non era la musica che amavo davvero. Il successo di Diana Krall e Norah Jones dimostra che una ragazza al piano che suona jazz può vendere molto più di tante cantanti pop dozzinali. In questo senso sono grata a Diana e Norah. I paragoni tra me e la Krall? Abbiamo voci diverse, ma mi fanno sentire onorata: lei è un talento mondiale”. Della comparsata al Grande Fratello non ha un grande ricordo ( marito a parte, si spera) ma ammette che le ha dato una preziosa esposizione mediatica in tutta la Svezia, da lì sono arrivate tante copertine sui rotocalchi. Anche se il cinema le fa la corte, adesso tutto l’impegno è concentrato sulla musica. [...] non si sente granché l’influenza del funk e del soul, i generi musicali che Viktoria ascolta continuamente: ”Dopo anni di dieta rigorosa a base di classicissimo jazz, studiando tutti i giganti, ho avuto una breve passione per il piano: la mia ”fase Keith Jarrett’, il migliore di tutti è lui. Ma da qualche anno la musica che amo di più è quella di Prince e Chaka Khan, che certo non sono jazzisti: ma sono la mia principale ispirazione. Non importa quanto successo riuscirò a ottenere nella mia carriera, resterò sempre una fan scatenata di Prince. Lavorare con lui? Ma se mi vergognerei anche a chiedergli l’autografo... in trenta secondi di una sua canzone ci sono tante idee che a chiunque altro basterebbero per due o tre album interi. un genio. Tra Prince e Miles Davis? Anche se farò inorridire i puristi, scelgo Prince. Tra Prince e Anna Karenina? – ride Viktoria – . Be’, vede, io purtroppo non leggo il russo. E sono tanto orgogliosa del mio bis bisnonno, che è un gigante assoluto della letteratura. Prince però... ”» (Matteo Persivale, ”Corriere della Sera” 20/5/2005).