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 2005  maggio 20 Venerdì calendario

LEONI Guido

LEONI Guido Reggio Emilia 17 aprile 1940. Banchiere. Ex presidente della Banca Popolare dell’Emilia-Romagna (dimissioni nel gennaio 2011) • «È stato l’ultimo dei banchieri padroni. Non perché fosse davvero “padrone” della propria banca, la Bper, Popolare dell’Emilia Romagna, bensì perché si può ben dire che il gruppo che oggi opera e che è all’ottavo posto in Italia per attivi e al sesto per sportelli, l’ha “fatto” lui. Con oltre 13 fra acquisizioni e fusioni. [...] Il “vero” passo indietro [...] l’aveva [...] compiuto nel 2008 quando, dopo 24 anni di monarchia pressoché assoluta, ha lasciato il timone a Fabrizio Viola [...] la monarchia di Leoni aveva [...] risentito dei contraccolpi della caduta del “fazismo” , di cui lui era stato fra i più fedeli interpreti. L’ex Governatore lo ha scelto fra i suoi pupilli, favorendone la crescita, ed è rimasta alla storia la passeggiata al Forex di Modena nel 2005 che lo ha visto camminare a braccetto con Antonio Fazio, Gianpiero Fiorani ed Emilio Gnutti. Erano gli anni ruggenti dei “furbetti”, “club” nel quale Leoni è entrato a far parte partecipando anche alla fallita scalata alla Bnl (che gli è costata un rinvio a giudizio). Uscito di scena il suo grande sponsor, il sostegno pubblico ha continuato a riservarglielo l’amico di sempre Francesco Cossiga, “vicino” a Leoni già nel favorirgli una corsia preferenziale nell’acquisizione nel 2001 del Banco di Sardegna: è il proprio il “piccolo socio” Cossiga a benedire in assemblea nel 2007 l’aggregazione con la Milano. Che poi però non è andata in porto» (Sergio Bocconi, “Corriere della Sera” 13/1/2011) • «[...] È “il” banchiere della Popolare dell’Emilia, nel senso che in una decina d’anni l’ha praticamente conquistata. [...] difende il modello delle Popolari e ha sviluppato un modello federale di aggregazione. [...] è entrato nell’arena delle guerre creditizie chiamato da Fazio. [...] nella scalata scandita dallo shopping ha portato la sua banca (la ex Popolare di Modena, piccolo istituto regionale), a essere un player nazionale, con oltre mille sportelli. La Bper figura oggi fra le top di categoria, subito dietro ( manco a dirlo) alla Lodi per raccolta. [...] Il vero passo da gigante Leoni lo compie nel 2001 con l’acquisto del Banco di Sardegna. Gradito, si è detto subito, a Fazio. Ma favorito anche dal placet dell’ex Presidente della Repubblica, Francesco Cossiga. Con il quale Leoni ha filo diretto: la Bper è il primo socio con il 17% di Meliorbanca (si dice sempre seguita con occhio di riguardo da Via Nazionale). E, su invito del consigliere e partner Riccardo Riccardi, Cossiga in Meliorbanca è stato componente l’advisory board. Leoni però è anche un fan delle radici territoriali. Così nel suo azionariato e consiglio raccoglie imprenditori come Vittorio Fini, Luigi Cremonini, Piero Ferrari (figlio di Enzo: Bper è stata a fianco di Mediobanca e Commerz rilevando l’ 1,5% della casa di Maranello), Alessandro Fagioli. Un board ricco dunque. Completato dalla figura di Angelo Tantazzi, presidente di Borsa Italiana. Per una superpopolare che non ha fatto ancora il balzo dal vecchio Ristretto ( oggi Expandi) al listino ufficiale è un biglietto da visita importante» (Sergio Bocconi, “Corriere della Sera” 19/5/2005).