Daniele Martini, ཿPanorama 19/5/2005. pag. 70, 19 maggio 2005
Un recente rapporto del Secit (Servizio consultivo e ispettivo tributario) ha rilevato che su 45 miliardi di euro di evasione accertati dalla Guardia di finanza e dagli uffici tributari in tre anni, dal 2000 al 2002, i concessionari della riscossione (cioè i privati che hanno il compito di intascare le somme non dichiarate al fisco) sono riusciti a riscuotere solo 649 milioni, appena l’1,80 per cento di quanto dovuto nel 2000, l’1,86 nel 2001 e lo 0,55 nel 2002
Un recente rapporto del Secit (Servizio consultivo e ispettivo tributario) ha rilevato che su 45 miliardi di euro di evasione accertati dalla Guardia di finanza e dagli uffici tributari in tre anni, dal 2000 al 2002, i concessionari della riscossione (cioè i privati che hanno il compito di intascare le somme non dichiarate al fisco) sono riusciti a riscuotere solo 649 milioni, appena l’1,80 per cento di quanto dovuto nel 2000, l’1,86 nel 2001 e lo 0,55 nel 2002. Inoltre, grazie a un provvedimento del 16 settembre del 2003, ai concessionari è stata attibuita una quota di 528 milioni di euro «a titolo di remunerazione per l’attività di riscossione per l’anno 2002». In altre parole, nelle casse dello Stato sono entrati solo 121 milioni di euro dei 45 miliardi di evasione accertati (la concessione della riscossione ai privati è stata prorogata ai privati fino al 2006).