Santi Urso, La storia dell’ombelico, Scipioni Editore, 2005, 18 maggio 2005
Tipologie. Più del 90 per cento delle opere d’arte del passato con nudi femminili rappresentano l’ombelico come una fossetta circolare
Tipologie. Più del 90 per cento delle opere d’arte del passato con nudi femminili rappresentano l’ombelico come una fossetta circolare. Adesso, per via dell’attenzione alla linea, si vedono soprattutto quelli a fessura verticale. La modella Tyra Banks ce l’ha ”a chicco di caffè”, l’attrice Halle Berry ”a graffetta”, Kasia Smutniak ”a mezzaluna”, mentre ”a puntino” è quello di Martina Colombari. Altre tipologie: ”a virgola”, ”a triangolo”, ”a ricciolo”, ”a chicco di riso”, ”a goccia”, ”a formichina”. Un classico è il ”bottoncino”, sfoggiato da Natalia Estrada, che ne va molto fiera: "Molti mi assicurano che lì ho un bel bottoncino tondo che vale la pena di vedere". Poco affascinante invece quello a taglio orizzontale: vuol dire che la pelle intorno non è tonica (chi l’ha visto dice che sia il punto debole di Maria Grazia Cucinotta).