Fabio Poletti, ཿLa Stampa 5/5/2005. pag. 11; Andrea Biglia, ཿCorriere della Sera 5/5/2005. pag. 20; Andrea Biglia e Claudio Del Frate, ཿCorriere della Sera 6/5/2005. pag. 16, 5 maggio 2005
Restivo Gianni, di anni 24, e Restivo Antonio, di anni 13, due fratelli di Viggiù, un paese in provincia di Varese e a due passi dalla Svizzera
Restivo Gianni, di anni 24, e Restivo Antonio, di anni 13, due fratelli di Viggiù, un paese in provincia di Varese e a due passi dalla Svizzera. Brillante studente di Economia il primo, scolaretto delle medie il secondo. La notte di martedì scorso erano soli in casa con il fratello maggiore, Restivo Gaetano, di anni 27, dottore in Legge mancato e da poco abbandonato dalla ragazza. Questi se ne stava sempre chiuso in casa, come pure martedì quando, approfittando dell’assenza dei genitori, nel cuore della notte e senza sapere bene perché imbracciò il fucile del padre. Entrato nella camera dove dormivano i fratelli, inavvertitamente svegliò Gianni, il maggiore dei due. Vedendosi scoperto gli sparò e destinò un colpo anche ad Antonio. Infastidito dai rantoli che sgorgavano dalle loro gole, caricò di nuovo la doppietta e sparò ancora. Ebbe comunque il tempo di sentire Gianni che gli dava del bastardo. Deciso a farla finita, si diresse lungo la spiaggia di Colmegna, sul lago Maggiore. Si buttò tra i flutti ma ne fu spaventato e riguadagnò gli scogli, dove restò appeso per dieci ore. Nella notte tra martedì 2 e mercoledì 3 maggio, in una grigia palazzina del centro storico di Viggiù, Varese.