Irene De Arcangelis, ཿla Repubblica 4/5/2005. pag. 28; Enzo D’Errico, ཿCorriere della Sera 4/5/2005. pag. 20; Mariella Cirillo, ཿLa Stampa 4/5/2005. pag. 6; Carmine Spadafora, ཿIl Giornale 4/5/2005. pag. 17, 4 maggio 2005
Albanese Emilio, di anni 69, napoletano. Dai tratti colti e gentili, si godeva la pensione da dieci anni, dopo aver lavorato come ingegnere all’Alenia
Albanese Emilio, di anni 69, napoletano. Dai tratti colti e gentili, si godeva la pensione da dieci anni, dopo aver lavorato come ingegnere all’Alenia. Sposato con Vera, padre di sette figli e consuocero di Dario Fo da quando Eleonora, una delle sue ragazze, una decina d’anni fa era diventata la compagna di Jacopo, figlio del premio Nobel. Il cuore rimesso in sesto da un by-pass nuovo di zecca, martedì scorso si concesse una passeggiata per le vie di Napoli, approfittando di una bella giornata di sole. Uscito dal portone del suo palazzo, in via Santa Maria di Costantinopoli, nel cuore del centro antico, verso le nove di mattina andò alla sede centrale della Banca Nazionale del Lavoro, in via Toledo, per intascare un assegno del figlio da tremila e duecento euro. Uscito dalla banca, fu urtato da qualcuno che lo marchiò con un filo colorato, un segno per altri due giovani balordi appostati nei pressi della sua abitazione. Entrato nell’androne del suo palazzo, i due gli chiesero di consegnare i soldi senza però ottenere alcunché. Fu spintonato prima di restare con la testa spaccata, non si sa se per una caduta oppure colpito da una mazza di ferro. Martedì 3 maggio, nel centro storico di Napoli.