Il Sole 24 Ore 13/05/2005, pag.9 Marina Mojana, 13 maggio 2005
Il pentimento delle ragazze "sciagurate". Il Sole 24 Ore 13/05/2005. Tra gli artisti francesi più famosi e meglio rappresentati al Louvre c’è senza dubbio il pittore Georges de la Tour (1593-1652)
Il pentimento delle ragazze "sciagurate". Il Sole 24 Ore 13/05/2005. Tra gli artisti francesi più famosi e meglio rappresentati al Louvre c’è senza dubbio il pittore Georges de la Tour (1593-1652). Dell’uomo si conosce ben poco, nonostante il successo raggiunto in vita e il titolo di "Pittore ordinario del Re" conferitogli a Parigi nel 1639 da Luigi XIII. Da alcuni atti giudiziari, però, emerge il profilo di un uomo avido, violento, dal carattere arrogante, sempre teso a difendere i privilegi nobiliari conquistati col matrimonio. Stupisce questo contrasto tra l’uomo e l’artista, che pure seppe dare forma al pentimento e alla conversione della Maddalena nel modo più realistico e poetico di tutta la storia dell’arte. Poetico perché realistico. In effetti, il pittore avrebbe tratto ispirazione per questo capolavoro dalla sua vita quotidiana e dai rapporti con la congregazione di Notre Dame du Refuge, fondata a Nancy da Marie Elisabeth de Ranfanig nel 1624, che dava accoglienza alle ragazze cosiddette "perdute" o depravate. Uno storico del tempo racconta che la pia donna raccoglieva queste piccole maddalene dalla strada, offriva loro un tetto e le salvava dalla miseria. Una volta in comunità le giovani donne venivano divise in tre categorie: alla prima appartenevano le ragazze che desideravano prendere i voti religiosi. La seconda accoglieva le ragazze penitenti disposte a cambiare vita, alla terza invece erano destinate le sciagurate che non manifestavano alcuna conversione. La Maddalena penitente del Louvre è stata eseguita tra il 1642 e il 1644. Raffigura una ragazza dalla camicia discinta, ancora indecisa sul da farsi. Mentre fissa la fiamma della candela (allusione alla brevità della vita) e accarezza il teschio che regge in grembo (simbolo della vanità dei beni terreni) attende un gesto o una parola di perdono, che i libri di meditazione non rivelano e che lo scudiscio sul tavolo sembra respingere. La tela fu acquistata dal collezionista Camille Terf sul mercato antiquario nel 1914 per 350 franchi e venduta al museo di Colonia nel 1941 per un milione e mezzo di franchi. Custodita durante la seconda guerra mondiale nel Castello di Interdissen, in Alta Baviera e poi messa al riparo dai bombardamenti alleati in una miniera di sale, fu ritrovata nel 1944 e riconsegnata alla Francia per 30 mila franchi. Marina Mojana