Fonti varie., 9 maggio 2005
Anno II - Sessantottesima settimanaDal 2 al 9 maggio 2005Auto. Secondo l’agenzia internazionale Standarrd & Poor’s, le azioni General Motors sono spazzatura (voto: BB) e quelle della Ford poco più che spazzatura (voto BB+)
Anno II - Sessantottesima settimana
Dal 2 al 9 maggio 2005
Auto. Secondo l’agenzia internazionale Standarrd & Poor’s, le azioni General Motors sono spazzatura (voto: BB) e quelle della Ford poco più che spazzatura (voto BB+). La General Motors è la grande casa automobilistica che stava per diventare partner della Fiat. La Ford è l’altro colosso storico di Detroit. Standar & Poor fa parte invece di quel ristrettissimo gruppo di agenzie che giudicano i debiti degli altri. I voti con le A dicono che il debitore è forte e restituirà quello che ha avuto in prestito. Le B sono un guaio. Quando appaiono e sono doppie siamo all’ultimo stadio. Appena Standard & Poor’s ha parlato, GM e Ford hanno perso in Borsa il 5% sulle azioni e il 6% sulle obbligazioni. L’agenzia ha spiegato: per quanto riguarda GM, le vendite di auto sono calate del 5 per cento, il rosso è di 1,3 miliardi di dollari, l’azienda spende troppo per l’assistenza sanitaria ai propri dipendenti (questo a quanto pare sarebbe il problema numero uno) ed è al secondo posto al mondo per debiti (la Ford è terza). In questo scenario - che sembrerebbe tragicamente chiaro - s’è inserito invece il solito elemento di mistero. Un americano quasi novantenne di nome Kirk Kerkorian - ben noto ai finanzieri di tutto il mondo - s’è messo a comprare azioni GM ventiquattr’ore prima dell’annuncio di Standard & Poor. Il titolo così, prima di scendere del 5%, è schizzato in alto del 17. Perché Kerkorian ha fatto quello che ha fatto? Mistero. Però con i suoi acquisti ha provocato perdite enormi a un bel po’ di fondi che avevano venduto GM allo scoperto. Calcoli approssimativi dicono che le perdite dei fondi che hanno tentato di speculare al ribasso su GM ammontano solo in Europa a 15 milioni di euro. Del resto, già in passato le obbligazioni GM erano state soprannominate: "la fabbrica di vedove".
Inghilterra. Tony Blair ha vinto per la terza volta le elezioni inglesi, entrando così nella storia - come hanno scritto i giornali -, dato che prima di lui solo Winston Churchill (1940-1945 e poi 1951-1955) e Margaret Thatcher (1979-1990) avevano avuto tre mandati. E però Churchill e la Thatcher erano conservatori, mentre Blair è il primo laburista a cui riesce l’impresa. Si tratta tuttavia di una vittoria dimezzata: i laburisti sono passati da una maggioranza di 161 a una maggioranza di 66 seggi, a causa dell’avanzata del partito conservatore e del grande successo, a sinistra, dei liberal-democratici (62 seggi, il 23 per cento del Parlamento). Blair ha però difficoltà soprattutto all’interno del suo stesso partito, dove soffre dell’opposizione feroce di Glenda Jackson (l’attrice), Frank Dobson, Clare Short e degli altri deputati dell’Old Labour che detestano il suo liberalsocialismo e gli votarono clamorosamente contro, tra le altre, quella volta che si doveva decidere l’attacco a Bagdad (19 marzo 2003, Blair fu salvato dai tories). I più pessimisti dicono che il premier dovrà dimettersi prima di Natale e lasciare il suo posto al delfino Gordon Brown, sempre tenuto ostinatamente sulla soglia, e più orientato a sinistra.
Guerra fredda. Le rievocazioni della vittoria sul nazismo, sessant’anni fa, stanno ricreando tra Usa e Russia un clima da guerra fredda. Putin ha voluto fare le cose in grande, con celebrazioni in stile sovietico che hanno esaltato il ruolo dell’Urss, senza il minimo cenno agli orrori del comunismo. Bush, a Riga, in Lettonia, ha però detto che tutta la gestione della vittoria fu sbagliata, perché non tenne in minimo conto il diritto alla democrazia delle piccole nazioni. Gli accordi di Jalta - secondo questo ragionamento - furono un errore, perché, con l’avallo di Roosevelt e Churchill, permisero al comunismo di oppirmere milioni di persone. Putin ha subito risposto: "Non abbiamo niente da rimproverarci". Il giorno dopo, domenica, nella cerimonia conclusiva a Mosca (c’era anche Berlusconi, che ha detto di voler riportare in Italia le salme dei nostri soldati morti in Russia), la tensione tra i due capi di stato sembrava essersi allentata.
Iraq. Con le due autobombe esplose a Bagdad venerdì 6 maggio, il conto dei morti da terrorismo in Iraq provocati, in una sola settimana, è di 300. Gli americani non sembrano preoccuparsi: hanno detto che questa recrudescenza è dovuta alla nomina del primo ministro al Jaafari e che il capo dei terroristi al Zarkawi è sempre più isolato. Domenica 8 maggio hanno infatti arrestato al Zubaydi - che dovrebbe essere a questo punto il numero 2 di Al Qaeda - e il giorno prima hanno catturato, a Rawa, 350 chilometri dalla capitale, Husseim al Rawi, responsabile dell’organizzazione.
Milano. Berlusconi, parlando a Catania (dove tra due domeniche si vota per il nuovo sindaco scegliendo tra l’attuale Scapagnini - medico del premier convinto che Berlusconi sia immortale - e l’ex Enzo Bianco), ha detto che l’anno prossimo il candidato-sindaco di Milano della Casa della Libertà sarà Letizia Moratti.
Polo. Berlusconi continua a dire che la soluzione di tutti i problemi del centro-destra sta nella creazione del partito unico, dove dovrebbero confluire almeno Forza Italia, An e Udc (la Lega non si sa). Il 19 maggio, a Roma, si dovrebbero tenere gli stati generali del Partito unico, cioè dare avvio al processo di fusione. Berlusconi sostiene che, per favorire la nascita di questo partito unico, lui è pronto a "fare un passo indietro", cioè a favorire la candidatura di qualcun altro per Palazzo Chigi. Chi per esempio? Casini, soprattutto. Ma Casini ha fatto sapere che mai e poi mai accetterebbe, perché gli piace tanto fare il presidente della Camera. Dunque, il candidato potrebbe essere Fini. E per il Quirinale? Il coordinatore di Forza Italia, Sandro Bondi, ha proposto al centro-sinistra di mettersi d’accordo e riconfermare Ciampi. Sull’Unità è uscito nello stesso giorno un articolo del direttore Antonio Padellaro, che dice: "Non facciamoci soffiare l’idea dal centro-destra, proponiamo il bis di Ciampi". Berlusconi, sempre da Catania, ha però fatto sapere: "Secondo me Ciampi non ha nessuna voglia di farsi altri sette anni". Violante, capogruppo dei Ds alla Camera, ha detto: destra e sinistra una volta tanto si mettano d’accordo su Ciampi e vertice della Rai. Il presidente della Repubblica deve essere rieletto entro il maggio 2006.
Opa. Il governatore della Banca d’Italia, Antonio Fazio, ha autorizzato gli olandesi della Banca Abn Amro a lanciare l’Opa sulla nostra Banca Antonveneta, per acquisirne più del 50 per cento. Opa è una sigla per "Offerta di Pubblico Acquisto". Significa questo: un soggetto annuncia che acquisterà a un prezzo prefissato, sempre più alto delle quotazioni correnti, tutte le azioni di una certa ditta che gli saranno portate entro una certa data. In questo caso Abn Amro annuncerà di voler comprare a 25 euro l’una tutte le azioni della Banca Antonveneta che le saranno portate a una certa data ancora da stabilire. Se ne raccoglierà più del 50 per cento (magari fino al 100 per cento) pagherà tutti e si prenderà la banca. Se gliene porteranno meno del 50 per cento, potrà decidere se tenersele o restituirle. Grande avversario dell’Opa olandese è Gianpiero Fiorani, della Banca popolare di Lodi, che vorrebbe anche lui fare un’Opa su Antonveneta o un’Ops (scambio di azioni). In settimana, il governatore della Banca d’Italia Fazio ha risposto sdegnato ai commissari europei che lo avevano accusato di tifare per Fiorani e di farsi così, da arbitro, giocatore.
Spagna. Zapatero presenterà al Parlamento - e dovrebbe farla approvare entro la fine dell’anno - una legge in cui non solo la fecondazione assistita è ammessa (senza limiti per quanto riguarda il numero di ovuli da fecondare), ma si dà facoltà ai genitori di un figlio malato di concepire un altro figlio che possa risultare donatore di cellule staminali terapeutiche per il fratellino. Proibite clonazione umana, gravidanza in conto terzi. Controllo molto stretto sulla selezione degli embrioni.
Izzo. Angelo Izzo ha detto al suo avvocato di aver ucciso Maria Carmela Maiorano e sua figlia Valentina per prendersi i 40 mila euro che la Maiorano aveva ricavato dalla vendita di un terreno a Galugnano, provincia di Lecce. Con quei soldi, Izzo immaginava di rifarsi una vita in Francia col suo amico (o "compagno di festini") Luca Palaia, ventunenne. La Maiorano era andata all’appuntamento di Mirabello, dove sarebbe stata massacrata, convinta di discutere l’apertura, in società con Izzo, di una pizzeria a Frasso Telesine (Benevento), impresa in cui lei avrebbe messo i 40 mila euro e Izzo un suo casale di famiglia. Però Izzo era andato all’appuntamento portandosi dietro tutto l’occorrente per ammazzarla, da lui acquistato da un pezzo. Invece Maria Carmela s’era fatta accompagnare dalla figlia. E Izzo aveva così dovuto sopprimere anche la bambina, per non aver testimoni (spogliandola anche, prima di ammazzarla, ma poi senza compiere - a quanto si sa finora - alcun atto sessuale).
Pasolini. Vi sono novità in altre storie di nera. Pino Pelosi, che s’è fatto parecchi anni di carcere per aver ammazzato Pasolini, ha detto a Franca Leosini, nella trasmissione tv Ombre sul giallo, che non fu lui a uccidere Pasolini, finito a botte invece da un gruppo di altri personaggi. Altri riscontri, e specialmente un’intervista a Sergio Citti, che di Pasolini fu quasi un figlio, fanno capire che la storia potrebbe essere andata così: cinque meridionali, che all’epoca (il 1975) avranno avuto 40-45 anni, ingaggiarono Pelosi come esca, lo pagarono per portare Pasolini a Nuova Ostia e a Nuova Ostia, poi, lo uccisero. A capo dei cinque c’era un certo Sergio P., molto noto come trafficante di droga, che aveva rubato l’originale dell’ultimo film di Pasolini, "Salò o le 120 giornate di Sodoma". Lo scrittore-regista sarebbe andato all’appuntamento perché sperava di recuperare le pizze. Laura Betti aveva sempre sostenuto che Pasolini era morto per un complotto e non alla fine di un semplice incontro d’amore con un balordo. L’inchiesta potrebbe essere riaperta.
Denise. La sorellastra di Denise Pipitone - di cui non viene reso noto il nome - potrebbe aver sequestrato la bambina per gelosia. La madre di Denise, Piera Maggi, dice che questa ragazza, minorenne all’epoca, le ha bucato le gomme dell’auto e le ha bruciato un negozio perché non sopportava la sua relazione col padre. La polizia, controllando i tabulati del cellulare, ha verificato che la sorellastra ha mentito sui suoi spostamenti la mattina del sequestro. C’è poi una registrazione - effettuata l’11 settembre 2004 mediante una microspia piazzata nel commissariato di Mazara del Vallo - in cui la si sente mormorare, rivolta a sua madre: "T’a diri ’na cosa, io ’a casa ci ’a purtai".
Giusi. Giusi Potenza, di 15 anni, uccisa lo scorso novembre dal fidanzato-cugino Giovanni Potenza di 27 anni che non si rassegnava a essere lasciato, era intanto stata indotta a prostituirsi da due amiche, Sabrina Santoro (24 anni) e Rita Mangini (19), che le portavano i ricchi di Manfredonia e della provincia di Foggia, e poi spartivano con lei gli incassi. Le due sono in carcere e negano tutto. Non c’entrerebbero con l’omicidio.
Superenalotto. A Milano, in un bar di viale Giovanni da Cermenate, sono stati vinti 72 milioni al Superenalotto. Sistema da 126 euro, giocato in dieci. Uno dei dieci ha detto ai giornalisti che, arrivato all’estrazione del quinto numero, è svenuto. L’inventore del sistema si chiama Nicola Valente e ha 39 anni. I sei numeri fortunati: 1-29-49-53-56-74. Il "sei" mancava da 53 settimane. Le puntate, in questo periodo, sono aumentate del 53 per cento.
Sport. Mentre Schumacher e la Ferrari non riescono più a vincere (ritiro al Gran Premio di Spagna), la Juventus ha battuto il Milan nella supersfida per lo scudetto (a Milano, 1 a 0 e gol di Trezeguet). Intanto è partito da Reggio Calabria il Giro d’Italia: dopo una microcronometro in cui Mario Cipollini è venuto a dare l’addio al mondo delle biciclette (di sera, col ciclismo in prima serata su Raidue), Bettini ha vinto la prima tappa e preso la maglia rosa.