La Stampa 13/05/2005, pag.1 Massimo Gramellini, 13 maggio 2005
Ma non sarà una caporetto televisiva. La Stampa 13/05/2005. Ma è davvero così terribile che la Rai abbia perso i diritti sui Mondiali di calcio? A dar retta alla nostalgia per Niccolò Carosio e alla costernazione del centrosinistra, l’esclusiva di Sky su Germania 2006 sembrerebbe una Caporetto televisiva
Ma non sarà una caporetto televisiva. La Stampa 13/05/2005. Ma è davvero così terribile che la Rai abbia perso i diritti sui Mondiali di calcio? A dar retta alla nostalgia per Niccolò Carosio e alla costernazione del centrosinistra, l’esclusiva di Sky su Germania 2006 sembrerebbe una Caporetto televisiva. La fine di un’era e il declassamento di un popolo, con conseguenze indelebili per il prestigio e il morale della Patria telespettatrice. In realtà la Rai si è tenuta una partita al giorno in prima serata, oltre a tutte quelle della Nazionale azzurra, che con Gilardino in forma potrebbero anche essere parecchie. E per rinunciare, di fatto, a qualche Germania-Ecuador e Brasile-Emirati Arabi, ha risparmiato la bellezza di 82 milioni di euro. Scommettiamo che, se avesse deciso di spenderli, adesso l’opposizione l’accuserebbe di sperperare denaro pubblico? A rivoltarsi nella retorica, si tende a rimpiangere ogni emozione legata ai Mondiali che furono, raccontati per intero e soprattutto gratis dalla Rai. Però, agli italiani che non facendo politica possono permettersi il lusso di trattare i ricordi con onestà, la memoria rimanda gli incontri della nostra Nazionale e le partitissime di Pelé, Cruyff e Maradona. Più difficilmente un sedicesimo di finale a Mexico 86. Le sfide popolari restano a disposizione di tutti. Per le altre, a uso dei fissati, bisognerà pagare oppure attendere le undici di sera. Quando, scaduto l’embargo sulle immagini, potrà avere inizio il teatrino quotidiano della Rai, comprensivo di moviole, litigi e minigonne addette alla lettura ilare dei risultati. Definire questa salutare cura dimagrante "un segno del degrado del calcio", come ha fatto fra gli altri il verde Cortiana, significa contraddire centinaia di sacrosante prediche del centrosinistra a favore della sobrietà nei consumi e del rispetto dei conti. Se invece si ritiene la mancata trasmissione in chiaro di un ottavo di finale Polonia-Uruguay "lesiva dell’interesse nazionale", diventa interessante sapere perché nessun politico abbia ravvisato quell’interesse nella recente sfida europea fra Milan e Inter, trasmessa a pagamento su Sky. Certi moralismi incoerenti si lasciano dietro una scia di faziosità. Il calcio moderno costa. Allo stadio e in televisione. Anzi, c’è da augurarsi che costi sempre di più in televisione per poterlo far costare di meno allo stadio. Massimo Gramellini