Michele Serra, ཿla Repubblica 13/5/2005;, 13 maggio 2005
«I mondiali in chiaro erano come l’acqua potabile che sgorga dai rubinetti e dalle fontanelle. Erano ovunque ci fosse una presa elettrica, nelle case di tutti, nei bar, nei chioschi di angurie, nei garage notturni, nei gabbiotti dei casellanti autostradali
«I mondiali in chiaro erano come l’acqua potabile che sgorga dai rubinetti e dalle fontanelle. Erano ovunque ci fosse una presa elettrica, nelle case di tutti, nei bar, nei chioschi di angurie, nei garage notturni, nei gabbiotti dei casellanti autostradali. Erano un genere di caseggiato e di strada, ubiquo, erano uno scialo estivo, con la voce del telecronista che esondava dalle finestre e riempiva i quartieri» (Michele Serra).