Corriere della Sera 11/05/2005, pag.16 Marisa Fumagalli, 11 maggio 2005
Un museo e un libro, in Friuli il mito di Fortuyn. Corriere della Sera 11/05/2005. Provesano ( Pordenone) – Anche un servizio di posate d’argento, riposte nel primo cassetto del blocco cucina ( rigorosamente bianco rosso blu, i colori della bandiera olandese), i quadri ad olio con i ritratti degli antenati, la minuscola foto degli inseparabili cagnolini, i candelieri, la vestaglia kimono appesa a una trave di legno della camera alcova, la dicono lunga sul personaggio Pim Fortuyn: intellettuale, dandy, gay dichiarato, esponente politico, politicamente scorretto , della tollerante Olanda
Un museo e un libro, in Friuli il mito di Fortuyn. Corriere della Sera 11/05/2005. Provesano ( Pordenone) – Anche un servizio di posate d’argento, riposte nel primo cassetto del blocco cucina ( rigorosamente bianco rosso blu, i colori della bandiera olandese), i quadri ad olio con i ritratti degli antenati, la minuscola foto degli inseparabili cagnolini, i candelieri, la vestaglia kimono appesa a una trave di legno della camera alcova, la dicono lunga sul personaggio Pim Fortuyn: intellettuale, dandy, gay dichiarato, esponente politico, politicamente scorretto , della tollerante Olanda. Troppo in fretta e approssimativamente liquidato come leader della destra xenofoba ( per inciso, in gioventù era stato marxista), a causa delle battaglie contro il fondamentalismo islamico. A tre anni dalla morte violenta – omicidio, con una scarica di pallottole sparate da un fanatico verde del Paese dei tulipani – ci troviamo in quella che fu la sua casa di vacanze ( ora acquistata da un assicuratore olandese, che ne farà un " museo " ) , costruzione in pietra al centro di Provesano, paesino di 600 anime, in provincia di Porde none. Fortuyn vi passava i giorni liberi. Quiete, relax, cd di musica classica. Bruno Ambrosio, l’amico piastrellista, già immigrato in Olanda, andava a prenderlo all’aeroporto, chiacchierava con lui, pirotecnico, affabulatore. " Era davvero un grande " , dice Ambrosio. Che, ormai, vive nel suo mito: per Fortuyn, ha costruito un sarcofago in marmo bianco nel cimitero di Provesano, dove Pim è sepolto. Inoltre, ha costituito una Fondazione in suo nome, con l’obiettivo di tenerne vivo il ricordo e il credo politico. Curiosamente, in questo spicchio di Friuli – prati verdi e vigneti – il culto dell’olandese, un cinquantenne rasato a zero, dai magnetici occhi azzurri, oggi interessa un drappello di personaggi aderenti ( o vicini) al partito di Umberto Bossi. Tipi come l’onorevole Edouard Ballaman ( origini elvetiche), che potremmo de finire liberal leghista; o come il commercialista Davide Scaglia, presidente dell’Associazione culturale Carlo Cattaneo, fondata nel 1996 dall’incontro tra alcuni giovani del Pordenonese ed un gruppo di studiosi della scuola del professor Gianfranco Miglio, l’ " eretico " del Carroccio. Fatto sta che il libro manifesto di Pim Fortuyn, Contro l’islamizzazione della nostra cultura ( 1997), stampato in duemila copie ( più un certo numero di cartoline e segnalibro gadget con la faccia dell’autore), è stato presentato nei giorni scorsi a Pordenone, presente una piccola schiera di olandesi; gli stessi che vanno in pellegrinaggio sulla tomba del connazionale, leader di un partito che, praticamente, si è dissolto con la sua scomparsa. Della traduzione del saggio, uno dei tanti scritti dal sociologo politico, si è occupato Edouard Ballaman; doppio impegno per il parlamentare, che da alcune settimane sta girando l’Italia con la videocassetta Submission , il " corto " di Theo Van Gogh, regista amico di Fortuyn, anch’egli ucciso, per mano di un fanatico islamico. Proprio questo secondo omicidio ha contribuito a rilanciare la tensione ideale, rafforzando il sodalizio friulano olandese, ed a moltiplicare le iniziative cultural politiche, nel nome della libertà d’espressione. Risulta, tuttavia, difficile annoverare un eccentrico come Pim tra gli " idoli " del popolo leghista. Perfino le sue idee e le ricette ad argine del fondamentalismo islamico ( " il fondamentalismo – scrive Fortuyn – è un atteggiamento politico basato sulla visione di società o su una concezione religiosa assolute, e determinanti nei comportamenti della politica " ) appaiono più complesse e articolate, rispetto a certe soluzioni suggerite da alcuni seguaci di Bossi. Eppure, è merito dei liberal leghisti di Pordenone se il pensiero di Pim, politico scomodo ( " martire della libertà " , lo definisce Ballaman, nella prefazione del libro) arriva in Italia. " Il pregio principale delle argomentazioni che troviamo nel saggio di Fortuyn – riflette Davide Scaglia – è quello di sgombrare il campo da buonismi e ipocrisie: lo scontro tra la civiltà europea e la civiltà islamica è un problema grave che va affrontato". Marisa Fumagalli