Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2005  maggio 11 Mercoledì calendario

Stacca a morsi il naso alla vicina. La Stampa 11/05/2005. Al culmine della lite con la vicina di casa le ha strappato il naso con un morso, sfigurandola

Stacca a morsi il naso alla vicina. La Stampa 11/05/2005. Al culmine della lite con la vicina di casa le ha strappato il naso con un morso, sfigurandola. Una banale discussione è degenerata in feroce aggressione: in manette è finita una giovane marocchina. E’ accaduto a Chieri, tra i coinquilini di una palazzina di via Augusto Monti 9.  sera; dopo aver cenato L.A., trentenne di nazionalità marocchina sposata e con due figli piccoli, apre la finestra per scuotere la tovaglia dal balcone. Le briciole e i pochi resti del pasto cadono sul terrazzo del piano di sotto facendo infuriare la vicina. Forse non è la prima volta che capita e Zineb Oudghiri, 23 anni, anche lei marocchina, sale le scale per chiedere spiegazioni. Appena le donne si incontrano sul pianerottolo è rissa. I mariti, sentendo le grida, accorrono, ma non fanno in tempo a raggiungerle e a dividerle e Oudghiri, fuori di sé dall’ira, stacca con un morso parte del naso della coinquilina. Sul posto accorrono i carabinieri e un’ambulanza del 118. La donna, sfigurata, viene subito trasportata all’ospedale Maggiore di Chieri, e successivamente ricoverata alle Molinette di Torino. Pur avendo perso molto sangue, è rimasta sempre cosciente. Dovrà essere sottoposta ad un intervento ri- costruttivo perché la parte strappata non è stata ritrovata. Gli uomini del nucleo radiomobile hanno arrestato la vicina per lesioni gravissime ma le indagini non sono finite con le manette. I militari della stazione di piazza Europa non sono convinti della versione fornita dalle due donne. Al momento non è escluso che una lite tanto violenta possa avere all’origine anche altri motivi, forse di carattere sentimentale. "Stiamo ancora indagando sulle possibili cause che hanno spinto la donna a commettere un simile gesto - conferma il tenente Biagio Carillo, comandante della compagnia di Chieri -. I soggetti coinvolti sono incensurati e in possesso di regolare permesso di soggiorno. Prima d’ora non avevamo mai ricevuto particolari segnalazioni o denunce che potessero in qualche modo far presagire quanto accaduto". Sembra tuttavia che i rapporti tra le due famiglie si fossero incrinati già da tempo. Tra gli inquilini della palazzina popolare le bocche sono cucite. Alcuni, in casa la sera dell’aggressione, affermano di non aver sentito nulla. "Il mio cagnolino si era improvvisamente messo ad abbaiare e non la smetteva più. Avvicinandomi alla porta mi è parso di sentire alcune grida, poi più niente - racconta uno di loro -. Alcuni minuti dopo mi sono affacciata alla finestra e ho visto un’ambulanza in cortile. Subito dopo sono arrivate due macchine dei carabinieri. In passato non ricordo di aver mai notato tensioni particolari. Anzi, spesso ho visto chiacchierare le due donne, sono connazionali e i loro figli spesso giocano insieme". Zineb Oudghiri è stata rinchiusa nel carcere delle Vallette. Federico Genta