La Repubblica 10/05/2005, pag.16 Michele Serra, 10 maggio 2005
I leader stranieri sono giovani, quelli italiani vecchi ’L’amaca” La Repubblica 10/05/2005. I tre aspiranti alla leadership del partito conservatore inglese hanno rispettivamente 31, 34 e 40 anni
I leader stranieri sono giovani, quelli italiani vecchi ’L’amaca” La Repubblica 10/05/2005. I tre aspiranti alla leadership del partito conservatore inglese hanno rispettivamente 31, 34 e 40 anni. Letta in Italia, la notizia fa sobbalzare: alle prossime politiche, qui da noi, si scontreranno due leader vicini ai 70 anni, e "i giovani", in politica come nel giornalismo, sono in Italia i cinquantenni. A destra come a sinistra, non esiste una classe dirigente sufficientemente giovane da potersi sottrarre alle lunghe radici del neofascismo e del comunismo. Non esistono i "nati dopo", e se esistono sono rigorosamente a margine del potere. Il nostro slittamento progressivo nella gerontocrazia sembra inarrestabile, ed è perfettamente coincidente, tra l´altro, con una cultura di governo che cura pochissimo la formazione culturale, la scuola e la ricerca, che sono per eccellenza i luoghi di crescita delle nuove èlites. Avendo la barba già grigia, e dopo trent´anni di giornalismo e di scrittura, mi sono sentito definire "giovane autore" in qualche recente dibattito. Ne consegue che i trentenni italiani sono considerati teen-ager e i quarantenni giovanotti. Mi domando spesso se questa situazione, piuttosto ridicola, abbia come causa principale la prepotenza degli adulti o la timidezza e la pigrizia dei giovani. Non so rispondere, se non dicendo questo: che non ho l´impressione di dovermi difendere, nel mio lavoro, da agguerrite e insistenti pressioni di giovani leoni che aspirano al mio cadreghino. Michele Serra