La Repubblica 10/05/2005, pag.30 Arturo Zampaglione, 10 maggio 2005
Storia del finanziere Dart, principale creditore degli argentini per i bond Il re delle tazze di polistirolo che tiene in scacco Buenos Aires
Storia del finanziere Dart, principale creditore degli argentini per i bond Il re delle tazze di polistirolo che tiene in scacco Buenos Aires. La Repubblica 10/05/2005. New York - Il "nemico numero uno dell´Argentina" (il soprannome è del Clarin, il quotidiano di Buenos Aires) vive in un angolo magico e sperduto delle isole Cayman, lungo la spiaggia caraibica delle Sette miglia, la stessa dove nel 1666 sbarcò Henry Morgan con i suoi mille bucanieri. Da lì, protetto dal fisco, asserragliato in una villa-fortezza che fu la sede del West Indian Club, Kenneth Dart progetta e dirige i suoi arrembaggi finanziari. Ha guadagnato 605 milioni di dollari con i bonds brasiliani. I suoi blitz hanno già colpito la Russia e l´Ecuador. L´ultimo è proprio quello dei Tango bonds. Attraverso il suo hedge fund ultra-speculativo, l´EM Ltd., e assieme a un altro fondo, l´Nml, Dart è il maggiore creditore privato di Buenos Aires: controlla più di un miliardo di dollari di titoli del Tesoro argentino. Ed è il principale avversario, in nome dei diritti dei creditori, della conversione dei bonds e delle manovre di risanamento del ministro Roberto Lavagna. E´ sempre lui, Dart, a promuovere la causa sui bond argentini presso il tribunale di Manhattan, che proprio oggi darà il suo verdetto. Ancora lui a puntare a un accordo diretto che lo copra di miliardi, come fece con il debito brasiliano nel 1992. Ma chi è veramente il finanziere delle Cayman? E perché viene descritto con epiteti non lusinghieri come "pirata" o "avvoltoio"? Ancora adesso la sua figura è avvolta nel mistero. Non concede interviste, non si fa fotografare, nessuno può avvicinarsi al suo yacht blindato di 65 metri, né alla sua villa, difesa dalle guardie del corpo. "Non si nasconde, è solo un uomo molto riservato", spiega il portavoce John Papesh, sapendo che nessuno gli crederà. Kenneth Dart ha 50 anni, questo si sa. E´ alto, assomiglia vagamente a Bill Clinton, ha la fobia delle tasse e ricorre a ogni stratagemma pur di pagarle. E´ uno dei tre figli di William A. Dart, un industriale di Mason, nel Michigan, che nel 1951 inventò un metodo per produrre tazze usa-e-getta di polistirolo espanso, che ebbero subito un immenso successo negli States. La Dart container, questo è il nome della ditta, ha oggi 5mila dipendenti ed è la prima fornitrice al mondo di queste tazze, brutte e sgraziate, ma utili per tenere in caldo la brodaglia nera che al di là dell´Atlantico chiamano caffè. Passata nel 1986 sotto la guida di Kenneth, che ne è ancora amministratore delegato, l´industria di famiglia è andata gonfie vele. Kenneth, però, non si é fermato nel Michigan, né alle tazze di caffè. Nel 1990 spostò la sede della ditta in Florida per pagare meno tasse. E poco dopo, nel 1994, per evitare lui stesso di pagare un conto salato (34,5 milioni di dollari) presentatogli dal fisco Usa, rinunciò alla cittadinanza americana, prendendo quella irlandese e del Belize, e si trasferì armi e bagagli nelle Cayman. Da allora utilizza ogni occasione e ogni trucco giuridico, saltellando da paese a paese, per massimizzare gli utili e minimizzare le spese. Al momento del divorzio, per ridurre gli assegni alla moglie Cynthia, si è rivolto a una corte di Londra (e lo stesso ha consigliato di fare al fratello Robert, che ora vive in Gran Bretagna). Per trascorrere più di due mesi all´anno negli Stati Uniti, senza incorrere negli obblighi fiscali, ha cercato di diventare console onorario del Belize in Florida (ma il governo americano si è opposto). E dalle Cayman, dopo i successi in Brasile e con la Yukos russa, prima del collasso di Nikhail Khodorkovski, Kenneth Dart gioca ora a scacchi con Buenos Aires. Arturo Zampaglione