Aldo Grasso, ཿCorriere della Sera 11/5/2005;, 11 maggio 2005
« successo, negli ultimi tempi, che quando il Cervia andava a giocare amichevoli contro squadre più blasonate lo stadio si riempiva di squinzie deliranti per i ”campioni” della tv e non del campo
« successo, negli ultimi tempi, che quando il Cervia andava a giocare amichevoli contro squadre più blasonate lo stadio si riempiva di squinzie deliranti per i ”campioni” della tv e non del campo. Effetti della tv, appunto: basta apparire più volte per diventare ”qualcuno”. Ma se questi effetti ricadono sull’universo delle discoteche, delle passerelle, delle inaugurazioni di locali va tutto bene (come succede con i protagonisti degli altri reality). Con il calcio è diverso, perché vengono stravolte alcune regole che sono il fondamento stesso della competizione sportiva. Il Cervia ha conquistato la serie D ma l’ha conquistata grazie a forti investimenti di Mediaset, alla pressione ambientale delle telecamere, al consolidamento di un assetto di potere. E questo, dal punto di vista sportivo, è inaccettabile (già, ma chi deve intervenire, la Lega, Galliani?). ”Campioni” ha falsato un campionato che è, per sua natura, dilettantistico».