Corriere della Sera 06/05/2005, pag.21 Viviano Domenici, 6 maggio 2005
Il dinosauro cambiò dieta: così è diventato vegetariano. Corriere della Sera 06/05/2005. Paleontologi americani hanno annunciato la scoperta di una nuova specie di dinosauro che si trovava nel bel mezzo di un’ importante fase di transizione: da carnivoro stava diventando erbivoro
Il dinosauro cambiò dieta: così è diventato vegetariano. Corriere della Sera 06/05/2005. Paleontologi americani hanno annunciato la scoperta di una nuova specie di dinosauro che si trovava nel bel mezzo di un’ importante fase di transizione: da carnivoro stava diventando erbivoro. Il nuovo arrivato, che visse 125 milioni di anni fa, è stato battezzato Falcarius utahensis. Era alto appena 90 centimetri, ma aveva collo e coda piuttosto sviluppati, tanto da raggiungere 3 metri e 70 centimetri; gli artigli misuravano 12,7 centimetri e la sua testa era caratterizzata da due protuberanze ossee probabilmente adatte ai combattimenti "testa a testa". Il cranio del Falcarius venne scoperto da tre ricercatori nel 2003 nello Utah, dove c’ è uno dei più grandi giacimenti di dinosauri fossili del pianeta. Da quel momento prese avvio la ricerca, guidata da James Kirkland, paleontologo del Servizio geologico dello Utah, che ha portato alla scoperta di numerosi altri resti di Falcarius grazie ai quali gli scienziati hanno potuto delineare meglio le caratteristiche di questa nuova specie di dinosauro e scoprire che si trovava in una fase di trasformazione da carnivoro a erbivoro. Gli scopritori hanno dichiarato di non essere in grado di affermare con certezza se il Falcarius mangiasse carne, vegetali o entrambi, perché il suo corpo presenta caratteri intermedi rivelando illuminanti dettagli sul processo evolutivo che portò questa specie carnivora ad adottare un’ alimentazione erbivora, o quanto meno mista. "Il Falcarius - ha spiegato Kirkland - presenta elementi che noi solitamente associamo ai dinosauri vegetariani: riduzione dei denti specializzati nel taglio della carne, espansione della cassa toracica per ospitare uno stomaco voluminoso e quindi adatto alla fermentazione dei vegetali ingeriti, modificazioni nell’ anatomia degli arti inferiori che si presentano adatti a sostenere un ventre diventato più grande piuttosto che a rincorrere una preda". Quindi, regressione dei caratteri fisici dei carnivori e sviluppo incipiente delle caratteristiche tipiche degli erbivori. "Comunque - ha aggiunto Kirkland - non escludo che all’ occasione il Falcarius integrasse la sua dieta vegetale con qualche lucertolone". Secondo alcuni paleontologi tutti i dinosauri vegetariani discenderebbero da antenati carnivori e il cambio di dieta sarebbe avvenuto più volte nel corso dei 240 milioni di anni durante i quali i dinosauri dominarono la Terra. Anche se la trasformazione avesse interessato poche specie rimane comunque da capire che cosa innescò questo processo evolutivo e si possono fare solo ipotesi, come una sempre minore disponibilità di carne, l’ accentuazione della competitività tra i carnivori, l’ improvvisa comparsa di specie vegetali "esplosive" e altamente commestibili. Molto probabilmente non fu una sola causa, ma una serie di spinte diverse e concatenate a portare alcuni carnivori a trasformarsi in erbivori; le dinamiche dell’ evoluzione sono infatti solitamente molto complesse e noi abbiamo a disposizione dati troppo parziali per poter trarre conclusioni certe. Secondo una statistica elaborata sui fossili di dinosauri rinvenuti nell’ Alberta, in Canada, nel Cretaceo superiore il rapporto tra carnivori ed erbivori era di 1 a 20; sulla base di un’ empirico raffronto con la situazione attuale, il dato appare plausibile, ma occorre tener presente che la fossilizzazione è un fenomeno casuale e non può essere presa come specchio fedele di una realtà così lontana nel tempo. Stesse difficoltà, i paleontologi trovano quando cercano di spigare che cosa spinse alcune specie di piccoli dinosauri "a mettere le piume" e volare alla conquista del cielo fino ad allora abitato, oltre che dagli insetti, solo dagli Pterosauri. Quando 65 milioni di anni fa il "regno dei dinosauri" crollò di schianto per cause non del tutto chiare, l’ evoluzione dette il via libera ai piccoli mammiferi che da centinaia di milioni di anni aspettavano la loro occasione per partire alla conquista del Pianeta. Viviano Domenici