Varie, 8 maggio 2005
FERRERO Ernesto
FERRERO Ernesto Torino 1938. Scrittore. Direttore della Fiera del libro di Torino. Ha cominciato a lavorare all’Einaudi nel 1963 come responsabile dell’ufficio stampa. nell’editoria presso Boringhieri, Garzanti, Mondadori. Ha pubblicato saggi su Gadda, Primo Levi e Calvino oltre a studi di lessicografia. È traduttore e scrittore: con N. (Einaudi) ha vinto nel 2000 il Premio Strega. Tra i suoi libri: L’anno dell’Indiano (Einaudi, 2001), Elisa (Sellerio, 2002). Dal 1998 dirige la Fiera internazionale del libro di Torino. Alla fine degli anni Settanta diventa direttore letterario e poi, dal 1984 al 1989, direttore editoriale. «[...] ha lavorato lunghi anni all’Einaudi, a più riprese. A contatto di gomito con l’Editore [...] Fu assunto nel 1963. Al momento di entrare, Giulio Bollati (allora direttore generale) gli descrisse il padre-padrone della casa editrice con poche parole: “È l’uomo più intelligente che abbia mai conosciuto. Un genio. Un capitalista di tipo speciale. Non accumula profitti. Accumula qualcosa di più importante, di più duraturo. Accumula prestigio”. Di lì a poco, Ferrero avrebbe capito la sfida di Giulio Einaudi: “Pubblicare libri di cui nessuno aveva sentito parlare, a dispetto del mercato, e dopo dieci, vent’anni diventano indispensabili”. “Si alzava ogni mattina - racconta - con la stessa idea: trovare uomini e libri capaci di modificare la sua e la nostra percezione del mondo. [...] l’editoria è un lavoro simile all’agricoltura: le piante che si mettono a dimora danno i loro frutti solo dopo qualche anno. [...]” [...]» (O. L. S., “Il Messaggero” 6/5/2005).