8 maggio 2005
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REESE Thomas J. Nato ad Altadena (Stati Uniti) l’11 gennaio 1945. Prete. «Appena tornato da Roma, dove aveva seguito il conclave, concedendo centinaia di interviste televisive e rafforzando la sua immagine pubblica, padre Thomas J
REESE Thomas J. Nato ad Altadena (Stati Uniti) l’11 gennaio 1945. Prete. «Appena tornato da Roma, dove aveva seguito il conclave, concedendo centinaia di interviste televisive e rafforzando la sua immagine pubblica, padre Thomas J. Reese è stato ”licenziato” [...] dalla direzione di ”America”, il settimanale dei gesuiti americani. L’ordine è partito dal Vaticano. A marzo, infatti, indispettita per le posizioni troppo ”liberal” di padre Reese, la congregazione per la dottrina della fede, presieduta dal cardinale Joseph Ratzinger, ne aveva chiesto la rimozione. E quando Ratzinger è diventato Papa, le gerarchie americane si sono affrettate a obbedire. [...] Padre Reese, 60 anni, e da sette direttore di ”America”, un viso asciutto ed enormi occhiali, affronta le problematiche religiose e sociali con il piglio del ”politologo”. Nei suoi libri tratta la chiesa cattolica come una istituzione politica, oltre che religiosa: un approccio, questo, molto laico e sicuramente sgradito all’entourage del nuovo Papa. Sotto la guida di padre Reese, la rivista dei gesuiti, che ha sede a New York, aveva cominciato a presentare anche opinioni diverse, alternative, in contrasto con quelle ufficiali della chiesa, su temi caldi, come i matrimoni tra gay, le relazioni con l’Islam e il divieto di dare la comunione agli uomini politici cattolici che sostengono il diritto di aborto. [...] padre Reese fece pubblicare un articolo critico su ”Dominus Jesus”, il documento del Vaticano sulla supremazia del cattolicesimo, che non piacque alla Congregazione per la dottrina della fede, la quale subito aprì una inchiesta. Nel 2004 uscirono su ”America” altri due articoli, il cui ”relativismo” irritò il cardinal Ratzinger. Il primo era una critica del professor Stephen Pope, del Boston college, alla posizione della chiesa sui matrimoni tra persone dello stesso sesso. Il secondo era una lamentela del deputato cattolico David Obey, del Wisconsin, sulla intransigenza dei vescovi in materia di aborto. Dalla pubblicazione dei due articoli nacque la seconda inchiesta, che poi ha portato all’irrigidimento del Vaticano e alla richiesta di ”licenziamento”. Paradossalmente, padre Reese chiese nel 2001 al futuro Papa di scrivere un articolo per contrastare le tesi del cardinale tedesco Walter Kasper. Il cardinale Ratzinger accettò e l’articolo fu pubblicato, ma non è bastato a salvare il direttore di ”America”» (Arturo Zampaglione, ”la Repubblica” 8/5/2005).