Piero Stefani, L’antigiudaismo. Storia di un’idea, Editori Laterza, 2004, 5 maggio 2005
Ghetto. La segregazione degli ebrei nel ghetto di Roma disposta da papa Paolo IV nel 1555 con la bolla Cum nimis absurdum, per l’ingratitudine dimostrata verso i cristiani: "Poiché è oltremodo assurdo e disdicevole che gli ebrei, che sono condannati per propria colpa alla schiavitù eterna, possano – con la scusa di essere protetti dall’amore cristiano e tollerati nella loro coabitazione in mezzo ai cristiani – mostrare tale ingratitudine verso di questi, da rendere loro ingiuria in cambio della misericordia ricevuta, e da pretender di dominarli, invece di servirli come debbono"
Ghetto. La segregazione degli ebrei nel ghetto di Roma disposta da papa Paolo IV nel 1555 con la bolla Cum nimis absurdum, per l’ingratitudine dimostrata verso i cristiani: "Poiché è oltremodo assurdo e disdicevole che gli ebrei, che sono condannati per propria colpa alla schiavitù eterna, possano – con la scusa di essere protetti dall’amore cristiano e tollerati nella loro coabitazione in mezzo ai cristiani – mostrare tale ingratitudine verso di questi, da rendere loro ingiuria in cambio della misericordia ricevuta, e da pretender di dominarli, invece di servirli come debbono". Questa misura fu irrigidita da papa Clemente VIII, nel 1593, con la bolla Caeca et obdurata, con cui fu consentito agli ebrei degli Stati pontifici di risiedere esclusivamente a Roma, Ancona e Avignone.