Simona Vigna, ཿCorriere della Sera 17/4/2005. pag. 23, 17 aprile 2005
In uno degli ultimi numeri di ”Nature”, la professoressa Winfried Creamer della Northern Illinois University e suo marito Jonathan Haas, curatore di archelogia al Field Museum di Chicago, hanno tracciato la storia dell’ascesa e dalla caduta di una misteriosa popolazione vissuta 5
In uno degli ultimi numeri di ”Nature”, la professoressa Winfried Creamer della Northern Illinois University e suo marito Jonathan Haas, curatore di archelogia al Field Museum di Chicago, hanno tracciato la storia dell’ascesa e dalla caduta di una misteriosa popolazione vissuta 5.000 anni fa, tra il 3.000 e il 1.800 avanti Cristo, in una regione grande 1.800 chilometri quadrati a nord di Lima, la capitale del Perù, nelle aride valli di Norte Chico. Queste popolazioni, da cui potrebbero discendere le grandi civiltà andine (compresa quella degli Incas), avevano un economia multiforme (basata sull’irrigazione a canali, sulla coltivazione di cotone e di piante commestibili e sullo scambio con altri insediamenti costieri) ma non avevano sviluppato l’arte della ceramica né un’agricoltura a base di granaglie, due segni distintivi delle società progredite, come ad esempio quella egizia e quella cinese del periodo. La loro scomparsa viene datata dalla professoressa Creamer attorno al 1.800 a.C. quando «le opere di irrigazione cominciano ad estendersi ad altre regioni, verso nord, dove il terreno er apiù fertile. Questo favorì lo sviluppo di insediamenti più a settentrione, a scapito di quelli dell’area di Norte Chico, che declinarono fino all’abbandono».