Natalia Aspesi, "la Repubblica" 3/5/2005, pagina 21., 3 maggio 2005
Il gruppo americano Exodus, convinto che l’omosessualità fosse una malattia da estirpare. Pur registrando risultati in tal senso (30 per cento degli affiliati convertiti all’eterosessualità, il 30 per cento non più gay ma casti, il 30 per cento che invece non cambiò nulla) il gruppo Exodus fu costretto a chiudere quando due dei membri fondatori, tra i più convinti della causa, s’innamorarono e scapparono insieme
Il gruppo americano Exodus, convinto che l’omosessualità fosse una malattia da estirpare. Pur registrando risultati in tal senso (30 per cento degli affiliati convertiti all’eterosessualità, il 30 per cento non più gay ma casti, il 30 per cento che invece non cambiò nulla) il gruppo Exodus fu costretto a chiudere quando due dei membri fondatori, tra i più convinti della causa, s’innamorarono e scapparono insieme.