Natalia Aspesi, "la Repubblica" 3/5/2005, pagina 21., 3 maggio 2005
Nel numero di maggio il mensile per gay, "Pride", pubblica un’inchiesta sulle presunte terapie per trasformare un omosessuale in eterosessuale
Nel numero di maggio il mensile per gay, "Pride", pubblica un’inchiesta sulle presunte terapie per trasformare un omosessuale in eterosessuale. La massima autorità italiana in questo campo pare che sia la dottoressa Chiara Atzori, infettivologa nell’ospedale Sacco di Milano. Però si pubblicano anche molti libri e si moltiplicano i siti in cui si possono leggere lettere di "convertiti": «Sono diventato omosessuale per una madre castrante e un padre ostile. Sono stato in analisi per tre anni, ora sono felicemente sposato e quasi del tutto guarito». Tutti i sistemi si ispirano all’opera del cattolico americano Joseph Nicolosi che con un gruppo di psicoanalisti considera l’omosessualità curabile con una terapia, detta "riparativa", che può «durare anni» (otto anni fa le associazioni scientifiche la dichiararono inefficace se non dannosa). Però l’idea che l’omosessualità sia una malattia da guarire esiste da tempo, e in passato i trattamenti erano molto più estremi (per esempio l’elettroshock e il trapianto dei testicoli). Con la stessa intenzione Master e Johnson insegnavano ai gay come conversare con le donne.