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 2005  maggio 03 Martedì calendario

L’11/9

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ha fatto diminuire le nascite di maschi
Tempi difficili ovvero tempi da donne. La Stampa 03/05/2005. La notizia è di quelle capaci di incuriosire anche i profani. E merita per intero l’attenzione che le ha dedicato New Scientist, annunciandola con un titolo senza fronzoli che in italiano suona pressappoco così: l’attacco terroristico dà un colpo ai tassi di natalità maschile. Il riferimento è naturalmente all’11 settembre. Il cui bilancio dovrebbe comprendere, oltre alle vittime registrate nel crollo delle torri e negli aerei, un certo numero di non nati, appartenenti ad un solo genere, quello maschile, più soggetto, a quanto pare, a rischi sia al momento del concepimento sia durante lo sviluppo embrionale.
Che eventi drammatici e grandi crisi economico-sociali influissero sulla cosiddetta "sex ratio", cioè sul rapporto tra maschi e femmine, a vantaggio di queste ultime, era stato già segnalato negli studi sulla riproduzione umana. Confrontando le nascite tra le due Germanie, ad esempio, era stato osservato che, dopo la riunificazione, la Germania dell’Est, investita da una fortissima crisi economica e sociale, aveva registrato un calo delle nascite maschili con un picco negativo nel 1999. E, ancora, scegliendo a caso tra eventi calamitosi - quali disastri naturali, crolli di economie locali, guerre, che di certo non mancano - si può ricordare anche un evento naturale come il terremoto che colpì Kobe nel 1995, in seguito al quale, a tempo debito, si registrò una diminuzione delle nascite e un turbamento del naturale equilibrio tra i sessi.
Lo studio sull’11 settembre - i cui risultati sono comparsi su Human Reproduction - offre una chiave in più per la spiegazione del fenomeno.
L’équipe di ricerca di Ralph Catalano - professore di Salute pubblica e Management all’Università di Berkeley, California - ha esaminato i documenti che registrano le nascite e le dichiarazioni di aborto nello Stato, nonché tutte le morti fetali dopo la ventesima settimana di gravidanza. E’ emerso così che nei mesi di ottobre e novembre si è verificato il 25 per cento in più delle morti di feti maschili rispetto ai tassi ordinari, mentre nel mese di dicembre si è osservato il 2 per cento di nascite in meno di maschi sani e il 29 per cento in meno di nati sottopeso. La spiegazione più logica è che, negli eventi traumatici come l’11 settembre, intervengano elevati livelli di ormoni "da stress" nelle donne incinte. Un meccanismo evolutivo - dicono i ricercatori - creato per eliminare i maschi deboli e favorire la nascita selettiva di quelli più forti. Avviene anche negli animali di un gregge, ha spiegato il professor Catalano: non è nel suo interesse, in tempi duri, "avere intorno maschi piccoli e deboli". Che dire? Auguri e figli maschi sarà ancora adatta come espressione benaugurante?
Eugenia Tognotti