Stefano Semeraro, ཿLa Stampa 3/5/2005;, 3 maggio 2005
«Mio padre è stato sempre un grande lavoratore. Si preoccupava ogni giorno della sua famiglia, del lavoro
«Mio padre è stato sempre un grande lavoratore. Si preoccupava ogni giorno della sua famiglia, del lavoro. Mi ha trasmesso la sua etica del lavoro. Quando si trovò con un po’ di risparmi e decise che ci saremmo trasferiti in una casa più grande, l’unica cosa che gli importava era il giardino. Andava sul retro della casa e lo misurava, per capire se poteva contenere un campo da tennis. E la prima che abbiamo trovato con quel requisito è diventata poi la nostra casa per quindici anni» (Agassi).