Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2005  aprile 27 Mercoledì calendario

Nel diciottesimo secolo il chilogrammo era definito come la massa di un decimetro cubo di acqua distillata alla temperatura di 4 gradi centigradi

Nel diciottesimo secolo il chilogrammo era definito come la massa di un decimetro cubo di acqua distillata alla temperatura di 4 gradi centigradi. Questo riferimento risultò impreciso perché era impossibile disporre di acqua sufficientemente pura. Nel 1889 si assunse come campione il peso di un cilindro di platino e iridio che si avvicinava il più possibile al peso di quel decimetro cubo di acqua distillata. Il cilindro è conservato presso il Bureau Internationale des Poids et Mesures di Sévres, Francia. Adesso però il Nist (National Institute of Standards and Technology) degli Stati Uniti propone un sistema di riferimento più preciso di un oggetto, che comunque è sensibile di variazioni. Peter Mohr del Nist spiega: «Abbiamo individuato due strade possibili. La prima è quella di ottenere una "bilancia" che misura i watt necessari per far lievitare un oggetto con un campo magnetico. E’ un sistema troppo complesso. La seconda strada invece prevede di definire il chilogrammo costruendo un cubo con un numero preciso di atomi di silicio, ancora da definire. Per sapere quanti sono gli atomi nel cubo di riferimento è sufficiente eseguire una radiografia con un raggio X, un metodo semplice alla portata di tutti i laboratori di fisica».