GDB, il Giornale 26/4/2005, pag. 13., 26 aprile 2005
In Giappone il ritardo di un mezzo pubblico è considerato un disonore. Nel 2003, il treno superveloce Shinkansen accumulò 12 secondi di ritardo in 365 giorni (nel resto del mondo la media dei ritardi è di otto minuti, in Italia un treno su tre della linena Roma-Milano sfora i dieci minuti)
In Giappone il ritardo di un mezzo pubblico è considerato un disonore. Nel 2003, il treno superveloce Shinkansen accumulò 12 secondi di ritardo in 365 giorni (nel resto del mondo la media dei ritardi è di otto minuti, in Italia un treno su tre della linena Roma-Milano sfora i dieci minuti). «Dodici secondo in un anno sono eccessivi, l’obiettivo è arrivare a zero secondi, senza rinunciare alla sicurezza», avevano detto i gestori della "Compagnia delle ferrovie del centro" all’inizio del 2004. Lunedì 25 aprile 2005, per recuperare un ritardo di 2 minuti sulla tabella di marcia un macchinista di 23 anni e 11 mesi di anzianità di servizio ha fatto correre il treno sulla linea di Fukuchiyama a 133 chilometri all’ora, invece dei 70 stabiliti. Risultato: il treno si è schiantato contro un palazzo ad Amagasaki (un centinaio di morti e quattrocento feriti).