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 2005  aprile 23 Sabato calendario

Dasaev Rinat

• Nato ad Astrakhan (Kazakistan) il 13 giugno 1957. Calciatore. Portiere. Sesto nella classifica del Pallone d’Oro 1982 e 1983, nono nel 1985, tredicesimo nel 1988, sedicesimo nel 1986, ventunesimo nel 1987, ventiduesimo nel 1984. «[...] a otto anni entrava nelle giovanili del Volgar, percorrendo poi l’intera trafila fino alla prima squadra. Giovane di grande talento ed enormi mezzi fisici, nel 1977 passava allo Spartak Mosca, dove rimaneva dieci anni vincendo due titoli nazionali, nel 1979 e nel 1987, e diventando il miglior portiere dell’Unione Sovietica, nonostante esordi in nazionale non proprio incoraggianti. Debuttante giovanissimo nella rappresentativa sovietica (5 settembre 1979, Germania Est battuta 1-0), nel 1980 conquistava da titolare la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Mosca, ma altre candidature, soprattutto quella di Chanov della Dinamo Kiev, gli venivano opposte dai suoi contestatori. Il Ct Konstantin Beskov tenne dure ed ebbe ragione al punto che il suo successore, Eduard Malofeev, riconobbe il ruolo di leader di Dasaev affidandogli la fascia di capitano, Titolare ai mondiali ’82 e ’86, conquistò il secondo posto agli europei 1988 dietro la grande Olanda di Gullit e Van Basten [...] era a quel punto al vertice della popolarità, accostato da qualcuno addirittura al leggendario Jascin. Non poteva sostenere un confronto del genere, ma era sicuramente uno dei migliori numero uno in circolazione, come confermò il premio di miglior portiere del mondo. Fu a quel punto che la fortuna bussò alla porta, sotto le specie del presidente del Siviglia, Luis Cuervas, che sull’onda dei clamorosi trasferimenti all’estero di Kidhiatullin e Zavarov intavolò una complicata trattativa per avere il portierissimo. Dopo tre mesi l’agenzia Dorna International, incaricata dal Siviglia di trattare l’ingaggio del giocatore, comunicava con un telex da Mosca che Dasaev era stato ceduto per una cifra allora colossale, due miliardi e mezzo, di cui una parte spettava al giocatore. L’accoglienza in Spagna fu trionfale, l’incontro di esordio contro il Real Madrid fece registrare con 85 milioni di pesetas (quasi un miliardo di lire) il record d’incasso del club. Ma le prestazioni di Dasaev risultarono piuttosto discontinue. Nel 1990 si presentò come capitano ai Mondiali con 94 presenze all’attivo in nazionale, e la prospettiva di arrivare presto alla fatidica quota 100, ma perse il posto dopo la prima partita (sconfitta con la Romania), sostituito da Uvarov. Poi, cominciarono le disgrazie: un primo incidente stradale, l’alcol come improbabile medicina, la carriera che va al diavolo e poi, nel 1991, un altro terribile schianto, con ricovero in ospedale e ritiro della patente. Quando esce dal nosocomio, la moglie decide di piantarlo e lui si tuffa nuovamente nell’alcol. A corto di soldi, disperato, bussa alla porta del presidente del Siviglia, chiedendogli un posto come istruttore dei portieri. Cuervas prima accetta, poi rifiuta, conscio che i problemi di alcolismo potrebbero provocare danni incalcolabili. Ad appena 34 anni, colui che tre anni prima era in cima al mondo, si ritrova ex giocatore, immerso nella miseria più nera [...]» (’Calcio 2000”, maggio 2001).