22 aprile 2005
Tags : Davor. Suker
Suker Davor
• Nato a Osijek (Croazia) il primo gennaio 1968. Calciatore. Secondo nella classifica del Pallone d’Oro 1998, sesto nel 1995, diciassettesimo nel 1995, nomination nel 1997. «[...] si è costruito la reputazione nella nazionale jugoslava che nel 1987 ha vinto la Coppa del Mondo a livello giovanile. I suoi gol in campionato gli sono valsi la convocazione per la Coppa del Mondo 1990, pur non scendendo mai in campo in quell’edizione. Dopo la disgregazione della Jugoslavia, Suker ha scelto di giocare con la Croazia e, con 12 gol in dieci incontri, è stato capocannoniere durante le qualificazioni al Campionato Europeo 1996. Ha poi segnato una rete memorabile contro la Danimarca nella fase finale. Il Sevilla lo ha quindi ceduto al Real Madrid. Con le Merengues ha vinto il campionato spagnolo e la Champions League. Con sei gol è stato inoltre capocannoniere della Coppa del Mondo FIFA 1998» (www.uefa.com 1/1/2005). «Centravanti puro, con uno spiccatissimo senso del gol. Ha sempre segnato molto, con tutte le maglie che ha indossato, tranne che in una sfortunata parentesi inglese all’Arsenal. Leader, insieme a Zvonimir Boban, della neonata nazionale croata, ha segnato 20 gol (tra qualificazioni e fasi finali) nel Campionato europeo, più di Marco Van Basten e Gerd Müller (16). Con la maglia del Real Madrid ha vinto Campionato e Champions League (contro la Juventus, con gol di Mijatovic). Si è scontrato spesso con Fabio Capello nell’anno in cui l’allenatore italiano era alla guida del Real, che portò alla conquista della Liga: Capello lo sostituiva spessissimo, ma Suker segnò quell’anno il suo record di gol» (Enciclopedia dello Sport, Treccani). «[...] un attaccante di razza che in carriera ha senz’altro ricevuto molto meno di quanto meritasse. [...] a vent’anni esplode nella squadra di casa, l’Nk Osijek, segnando 18 reti in 26 partite. Un bel biglietto da visita, che gli assicura un posto nella Dinamo Zagabria, dove in due stagioni gioca 60 partite e segna 34 gol. Nell’estate del ’91 lo acquista il Siviglia, e della squadra andalusa diventa una bandiera per cinque lunghe stagioni. Intanto è ormai un faro anche per la nazionale croata, che cresce a vista d’occhio e vola verso una storica qualificazione ai Mondiali di Francia. [...] arriva il trasferimento: dal Siviglia al Real Madrid. Il primo anno è nel segno della continuità: 38 presenze, 24 reti, e il titolo di campione di Spagna con la squadra guidata da Fabio Capello. L’anno magico è il 1998: il Real vince la Champions League, e poco dopo c’è la grande corsa della Croazia a France ’98, con Davor splendido protagonista. [...] Il primo gol ”vero” arriva nel primo turno, contro il Giappone. ed è decisivo. Così come il rigore che serve alla Croazia a buttar fuori dagli ottavi la Romania (1-0). Nei quarti, con la Germania, Davor firma la rete del 3-0, in semifinale fa il gol della bandiera contro la Francia (2-1 per i ”bleus” di Jacquet). Chiude in bellezza: tocca a lui, e non potrebbe essere altrimenti, segnare la rete del 2-1 contro l’Olanda, nella sfida che vale uno storico terzo posto mondiale. [...]» (Marco Tarozzi, ”Calcio 2000” luglio 2002).