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 2005  aprile 21 Giovedì calendario

Chabon Michael

• Washington (Stati Uniti) 24 maggio 1963. Scrittore. Ha esordito nel 1988, quando ancora frequentava l’università, con il romanzo I misteri di Pittsburgh, a cui è seguito Wonder Boys. Con Le straordinarie avventure di Kavalier e Klay ha vinto il premio Pulitzer. «[...] è sempre stato un accanito lettore. A quindici anni ha scoperto Henry Miller; si considera uno stilista e dice che i suoi autori preferiti sono anche loro stilisti, alludendo a Gustave Flaubert, Marcel Proust, Francis Scott Fitzgerald. La cultura francese ha continuato a ispirarlo [...] Quando i genitori si sono separati ha seguito la madre avvocatessa nel Maryland dove ha frequentato il liceo. Dopo la laurea è andato sei mesi a Parigi, dove ha imparato il francese, abbastanza da potere più tardi leggere Marcel Proust in lingua originale. Poi ha raggiunto la madre che nel frattempo si era trasferita a Oakland in California. Era il 1985 e lì a Oakland Michael Chabon, che aveva allora ventun’anni, ha cominciato a scrivere il romanzo che ha raccolto le sue nostalgie dell’infanzia e dell’adolescenza; nel frattempo aveva lavorato come commesso in quattro librerie e aveva cantato in un gruppo rock. Mentre era nella scuola di creative writing dell’università californiana, dove nel 1985 ha vinto una borsa di studio, Michael Chabon aveva mandato un racconto al concorso annuale della rivista Mademoiselle e lo aveva vinto al primo posto di duemilaseicento candidati; un altro racconto è stato pubblicato dal ”New Yorker”, e così il suo successo è stato sancito. Naturalmente appena il libro è uscito il cinema se ne è impadronito. Così Michael Chabon è diventato una stella, è andato a vivere a una sessantina di chilometri da Los Angeles con la giovane moglie Lollie Groth che ha sposato nell’agosto 1987, smentendo le insistenti voci della sua omosessualità [...] a ventiquattro anni ha incominciato a insegnare in una minuscola sezione del college che lo aveva laureato. Ha cominciato con dodici studenti, tutti più vecchi di lui: sei di loro erano sulla sessantina. [...] Il suo talento eccezionale di scrittore si è rivelato nel suo primo romanzo con l’alternarsi di linguaggio ”alto” e di linguaggio ”basso” in lunghe descrizioni molto particolareggiate. Tutte le qualità promesse in quel primo libro sono ritornate sviluppate e maturate [...] considerato il più importante scrittore americano vivente [...] Ormai qualunque libro di Michael Chabon è aspettato con ansia. [...]» (Fernanda Pivano, ”Corriere della Sera” 21/4/2005).