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 2005  aprile 21 Giovedì calendario

PIO IX:

Incidenti del 1881, Corriere della Sera, 21/04/2005
Caro Romano, è vero che il funerale di Pio IX non fu disturbato, ma bisogna ricordare gli incidenti che avvennero circa tre anni dopo, nella notte fra il 12 ed 13 luglio 1881, durante la traslazione della salma da San Pietro a San Lorenzo al Verano, secondo il desiderio del Pontefice defunto. Il Vaticano aveva rinunciato a dare solennità all’evento; circa centomila fedeli si erano tuttavia radunati in Piazza San Pietro per rendere omaggio a Pio IX, il che tra l’altro costituiva una prova che i risultati del plebiscito dell’ottobre 1870 rispecchiavano ben poco i veri sentimenti dei romani.
Nonostante la cerimonia avesse solo un carattere religioso senza inneggiare al Papa re, all’altezza di Castel Sant’Angelo il corteo fu assalito da dimostranti estremisti, incitati anche da un deputato non identificato, che si abbandonarono a canzoni oscene, atti di teppismo ( un’immagine della Madonna fu imbrattata di sterco!) e aggressioni, cercando di gettare nel Tevere il feretro al grido di « a fiume il Papa porco » . La massoneria coniò una medaglia per gli assalitori recante il motto immortale

odium et nunquam sanabile vulnus

e il quotidiano

La Capitale
paragonò il carro funebre al « carrettone dell’accalappiacani » . Alberto

Mario, garibaldino, scrisse sul giornale massonico

La Lega della democrazia
: « Si trasportava, ieri, la carogna di Pio IX... Egli personificava la Chiesa Cattolica, ormai ridotta a una mostruosa sciocchezza. I clericali di Roma trassero partito dal trasporto di questo Pontefice parricida, pagliaccio; furono fischiati. Applaudiamo a quei fischi; ma noi avremmo applaudito ancor più se le reliquie del grande sciocco fossero state gettate dal ponte di Sant’Angelo nel Tevere». Una cronaca degli incidenti è nel classico volume di Giovanni Spadolini, « L’opposizione cattolica da Porta Pia al’98». Massimo de Leonardis, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Grazie anche ad altri lettori ( Antonio De Ruggiero, Adriano Orlandini, Attilio Baldoni, Luca Pignataro, Amedeo Gallone, Valerio Caffio, Federico Zadra) che hanno ricordato nelle loro lettere l’episodio del 1881. Il decennio degli anni Ottanta, culminato con la costruzione della statua a Giordano Bruno in Campo dei Fiori, fu peggiore, per i rapporti fra lo Stato e la Chiesa, del precedente. Ma forse converrà ricordare che la bara di Pio IX fu difesa dalla polizia italiana e che la manifestazione, anche se vi partecipò un deputato, fu l’equivalente di certe bravate extraparlamentari degli ultimi anni.
Sergio Romano