La Macchina del Tempo 4/2005, 19 aprile 2005
Dopo 150 anni i due scienziati italiani Felice Matteucci e padre Eugenio Barsanti hanno visto riconosciuta la primogenitura di una loro invenzione che ha cambiato la storia e il costume dell’umanità: il motore a scoppio
Dopo 150 anni i due scienziati italiani Felice Matteucci e padre Eugenio Barsanti hanno visto riconosciuta la primogenitura di una loro invenzione che ha cambiato la storia e il costume dell’umanità: il motore a scoppio. Il primato era stato attribuito fino a oggi ai due tedeschi August Nicolaus Otto e Eugen Langen, che nel 1867 avevano iniziato la produzione di un motore praticamente identico a quello di Matteucci e Barsanti. I due scienziati toscani avevano però già depositato il loro brevetto nel 1854 in Inghilterra e reso operativo il primo motore presso la stazione ferroviaria di firenze nel 1856. Ora il Deutsches Museum di Monaco ha riconosciuto il primato inserendo al posto d’onore nel padiglione dedicato ai propulsori a combustione una riproduzione 1:1 in scala del loro primo motore donata dalla Fondazione Barsanti e Matteucci.