Varie, 19 aprile 2005
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Meltzer Brad
• New York (Stati Uniti) 1 aprile 1970. Scrittore • «I migliori thriller oggi in circolazione sono quelli di Brad Meltzer [...] che ormai i signori del genere (anche se un po’ in decadenza) come Grisham indicano come il più bravo. Che cosa distingue Meltzer dai thrilleristi che l’hanno preceduto? [...] personaggi a cui ci affeziona, dialoghi svelti [...] e una costante sensazione di minaccia, vulnerabilità, un perenne timore di essere traditi, una ineliminabile paura di non poter conoscere davvero chi si ha davanti, se è un amico o un nemico. È questa la specialità che fa amare Meltzer, il fatto di non potersi fidare di nessuno e la conseguente deriva di solitudine e di smarrimento [...]» (Antonio D’Orrico, “Sette” n. 40/2002). «[...] suo romanzo d’esordio, Il decimo giudice, storia di un giovane avvocato che diventa assistente alla Corte Suprema degli Stati Uniti e si caccia in un mare di guai per essersi lasciato scappare il contenuto di una sentenza prima del tempo, è il romanzo che Turow e Grisham non sanno più scrivere. Oltre a essere un eccellente legal thriller, Il decimo giudice è anche un drammatico romanzo sul tema (sempre coinvolgente) dell’amicizia giovanile e della sua fine (fatalmente tragica e in odor di tradimento). [...] tra le sue attività ha svolto anche quella di estensore di discorsi per Clinton [...]» (Antonio D’Orrico, “Sette” n. 31-32/2000). «[...] Ogni libro di Meltzer è come una valigia in cui uno voglia stipare tutti gli effetti personali [...] Operazione impossibile, ma che a questo scrittore (che è stato anche estensore dei discorsi di Clinton) riesce ogni volta lasciando i lettori esausti e stupefatti. Meltzer non è solo un bestsellerista, da thriller, dentro i suoi libri c’è un’anima. L’anima dell’America prima di perdere l’innocenza. [...]» (Antonio D’Orrico, “Sette” n. 11/2001).