Alessandro Alciato, ཿLa Stampa 19/4/2005;, 19 aprile 2005
«Da ragazzino giocavo nella squadretta del mio quartiere, a Malmoe. Si chiamava Balkan e vinceva tutto
«Da ragazzino giocavo nella squadretta del mio quartiere, a Malmoe. Si chiamava Balkan e vinceva tutto. Sapete perché? Perché eravamo tutti figli di immigrati dai Balcani. Croati, serbi, bosniaci. Giocavamo un calcio tecnico che i ragazzini svedesi non capivano e non sapevano fermare. Poi avevamo un tifo che metteva paura. Quando giocavamo in trasferta non c’era problema con gli svedesi, in casa nostra invece era un inferno per gli avversari, con un mucchio di gente che urlava come negli stadi jugoslavi» (Ibrahimovic).