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 2005  aprile 14 Giovedì calendario

Spanglish, Corriere della Sera Magazine, n. 15 14 aprile 2005 Nel film Spanglish, la cameriera Flor (l’attrice Paz Vega) porta figlia, saggezza e inglese gutturale nelle vite di una coppia di Creso yankee con villone a Malibu: lo chef John Oasky (Adam Sandler) e la moglie nevrotica Deborah (Tea Leoni)

Spanglish, Corriere della Sera Magazine, n. 15 14 aprile 2005 Nel film Spanglish, la cameriera Flor (l’attrice Paz Vega) porta figlia, saggezza e inglese gutturale nelle vite di una coppia di Creso yankee con villone a Malibu: lo chef John Oasky (Adam Sandler) e la moglie nevrotica Deborah (Tea Leoni). Nella realtà, la parola Spanglish significa un linguaggio ibrido alla Lívin La Vida Loca composto da base spagnola con inserimento cronico dì parole inglesi, da parole miscelate tra le due lingue e anche da traduzioni "fonetiche", come scrivere "Unaited Esteits" per Unìted States. Anche se viene bastonato dagli accademici (il premio Nobel Octavio Paz l’ha definito "Ni es bueno, ni es maio, sino abominable") a volte lo Spanglìsh vola alto. Il primo capitolo del Don Quichote di Miguel de Cervantes è già stato "tradotto" in Spanglish da Ilan Stavans, professore di cultura Latina all’Amherst College (e autore di Spanglish: the making of a new American language, Rayo editore). Esiste anche un dizionario simbolo (piuttosto ironico) di Spanglish: The Official Spanglish Dictionary: Un User’s Guia to more than 300 words that aren’t exactly espanol or ingles" di Bili Teck (Fireside editore). Per molti latini Spanglish è causa di orgoglio, un’ammissione di appartenenza a due culture diverse, la possibilità di mantenere le origini amalgamandole alla nuova patria. Ma c’è chi, come Antonio Garrido dell’istituto Cervantes dì New York, teme che il fenomeno porti solo a uno spagnolo bastardizzato oltre misura, che lui definisce "McSpanish". Lo Spanglish non è l’unico fenomeno di linguaggio ibrido (anche se è il più popolare in Usa): ci sono anche il "Denglísh" (da Deutsch e English), mix anglo-teutonico, e il "Franglais", ìbrido anglo-gallico. Benedetta Pignatelli