Fonti varie., 18 aprile 2005
Anno II - Sessantacinquesima settimanaDall’11 al 18 aprile 2005Papa. possibile che, all’uscita di questo numero di Vanity Fair, il nuovo papa sia stato eletto
Anno II - Sessantacinquesima settimana
Dall’11 al 18 aprile 2005
Papa. possibile che, all’uscita di questo numero di Vanity Fair, il nuovo papa sia stato eletto. Scriviamo la mattina di lunedì 18 aprile, intorno alle 10. Proprio in questo momento i 115 cardinali stanno entrando in conclave per scegliere il 264° successore di Pietro.
Crisi politica/Ipotesi A. In evoluzione anche la situazione politica italiana. I ministri e i sottosegretari dell’Udc si sono dimessi e potranno esserci o le elezioni anticipate (ipotesi A) o un nuovo governo Berlusconi con un bel po’ di nuovi ministri (ipotesi B) o un governo Berlusconi fotocopia dell’attuale (ipotesi C). In caso di elezioni si andrà alle urne il 26 giugno. Ma, siccome deve passare un periodo di tempo stabilito tra scioglimento delle Camere e voto, o si decide questa settimana o niente. escluso che si possa votare a luglio, agosto e settembre (gli italiani sono in ferie). Sembrano difficili le elezioni in ottobre: l’Italia ha sempre votato tra aprile e giugno.
Crisi politica/Ipotesi B. Il Berlusconi-bis verrebbe messo in piedi solo dopo un accordo forte con l’Udc. Ricordiamo che l’Udc (Unione dei democratici di centro) è il partito dei democristiani che sostengono il Polo. Per inciso si ricorderà che esistono anche almeno due partiti importanti di democristiani che sostengono l’Unione (la Margherita dei nemici Prodi-Rutelli e l’Udeur di Clemente Mastella, che ha appena espulso Pomicino). Teniamo presente che fra i democristiani che stanno di qua e quelli che stanno di là c’è concorrenza per il futuro controllo del centro (quando Berlusconi sarà uscito di scena). I democristiani del Polo, cioè la sunnominata Udc, avrebbero chiesto per rientrare al governo di avere qualche ministero forte e la presidenza della Rai. Altrimenti, sosterranno Berlusconi dall’esterno. Berlusconi ha risposto che se non entrano al governo si va a elezioni anticipate. noto che i democristiani del centro-destra non vogliono le elezioni anticipate.
Crisi politca/Ipotesi C. Cioè il governo-fotocopia. A Berlusconi piacerebbe tanto, soprattutto se fosse la continuazione del governo attuale, senza voto di fiducia. In questo modo stabilirebbe il record assoluto di durata, cioè tutta la legislatura, eguagliabile ma non battibile in futuro. Delle tre è tuttavia l’ipotesi meno probabile. Anche il governo-fotocopia verrebbe interpretato come un Berlusconi-bis e dovrebbe quindi andare a chiedere la fiducia in Parlamento.
Acquisti e vendite. La Fininvest ha venduto all’estero il 17 per cento di Mediaset, incassando 2,08 miliardi di euro. Il premier a questo punto controlla il 34 per cento del suo impero televisivo. Il conflitto di interessi permane, anche se è un po’ meno vistoso. In Borsa, Mediaset valeva molto, forse troppo, e Berlusconi ha dunque venduto ai massimi o quasi. Inoltre: un eventuale ritorno del centrosinistra a Palazzo Chigi avrebbe potuto modificare la legislazione attuale, molto favorevole alle tre reti commerciali. Quanto ai due miliardi, l’ipotesi più probabile è che la Fininvest, dopo aver azzerato i suoi debiti, investa nella telefonìa e si compri un pezzo di Telecom. Oppure un pezzo del Corriere della Sera. La Fininvest ha smentito seccamente le voci sul Corriere, ma è un fatto che negli ultimi due mesi sono passate di mano il 20 per cento delle azioni Rcs. Chi le ha comprate? Un nome è uscito fuori, ed è quello dell’immobiliarista romano Stefano Ricucci. Che però ha solo annunciato di aver superato il 5 per cento del capitale. E l’altro 15 per cento dove sta?
Banche. Dentro la Banca Antonveneta si prepara uno scontro frontale tra i lombardi della Banca Popolare di Lodi, guidati dall’amministratore Gianpero Fiorani, e gli olandesi di Abn Amro. Gli olandesi hanno chiesto il permesso di lanciare un’Opa sulla banca (l’Opa è un’offerta pubblica di acquisto di tutte le azioni). L’amministratore di Lodi, Fiorani, ha ricevuto dal governatore della Banca d’Italia, Antonio Fazio, il mandato di impedirla. Si deve sapere che lo scontro ha anche forti sfumature politico-confessionali: l’Antonveneta è una banca cattolicissima, gli olandesi che vogliono conquistarla fanno riferimento per definizione a lobbies protestanti e/o massoniche. La scorsa settimana, acquistando azioni, Fiorani è diventato il primo azionista dell’Antonveneta, di cui ha, nel momento in cui scriviamo, un pacchetto del 16 per cento. E’ stato autorizzato da Bankitalia a salire fino al 29,9, una quota che non lo costringerà all’Opa su tutto il resto (obbligatoria se si raggiunge il 30), ma gli permetterà di controllare l’assemblea dei soci che il 30 aprile, o più probabilmente il 15 maggio, dovrà eleggere il nuovo Consiglio d’Amministrazione. Gli olandesi hanno accusato Fazio a Bruxelles per le sue manovre di ostacolo alla loro Offerta di pubblico acquisto. Ricordiamo che c’è un’altra battaglia finanziaria in corso: è l’Offerta di pubblico scambio (Ops) che il Banco di Bilbao vuol lanciare sulla Banca Nazionale del Lavoro. Anche qui il governatore Fazio si è messo, si mette e si metterà di traverso, con l’intenzione di difendere nello stesso tempo l’italianità degli istituti e il proprio potere.
Calcio. Un lancio di fumogeni, talmente fitto da sembrare un bombardamento (e da ferire il portiere Dida a una spalla), ha costretto l’arbitro Merk a sospendere il derby Inter-Milan, ritorno dei quarti di finale di Champions League, evento mondiale che metteva il calcio italiano sotto gli occhi di almeno un miliardo di persone. Insomma una figuraccia planetaria, che ha scatenato polemiche molto forti tra politici ("le leggi sono troppo permissive"), poliziotti ("siamo sempre noi a pagare"), dirigenti sportivi ("leggi troppo severe aumenteranno il potere di ricatto dei tifosi-teppisti") e ultrà. Come sempre, è stato messo sotto accusa, alla fine, tutto il sistema del calcio, che sarebbe marcio, corrotto, ormai privo di valori, eccetera eccetera. Nella scorsa giornata di campionato si è giocato con le nuove regole: al primo lancio in campo di oggetti di qualunque genere si sospende la partita, anche le forze dell’ordine possono intimare la sospensione del gioco per motivi di ordine pubblico (rissa sugli spalti, ecc.), in questi casi sarà penalizzata la squadra ospitante. L’Inter, per i fatti del derby, dovrà giocare a porte chiuse le prime quattro partite della prossima Champions. Naturalmente ha perso a tavolino l’incontro col Milan (3 a 0, in campo stava sotto perO a 1) ed è stata eliminata dalla competizione.
Ranieri. Ranieri III di Monaco è stato sepolto venerdì scorso nella cattedrale del principato, tremila cittadini al seguito (su settemila abitanti), cielo grigio, figlie in lacrime, il cane spinone Odin al passo dietro la bara. Gli succede, come si sa, il figlio Alberto. Si prevedono tensioni per l’eredità, soprattutto per i cattivi rapporti tra le due sorelle. Al termine della cerimonia - a cui hanno partecipato 60 delegazioni straniere e un bel po’ di teste coronate (Juan Carlos, Carl Gustav di Svezia, Alberto del Belgio, ecc.) - Alberto e Carolina sono saliti su una macchina, Stéphanie su un’altra.
Ventenni. Secondo il mensile ”Esquire” l’83 per cento delle ventenni italiane preferisce il sesso alle coccole e la pensa allo stesso modo il 76 per cento delle spagnole, il 72 delle brasiliane, il 69 delle tedesche, il 50 per cento di slovene, indonesiane, filippine. Le ventenni italiane sono però le meno promiscue: hanno avuto in media cinque esperienze, contro le dieci di brasiliane e russe. L’età media in cui si perde la verginità è 16 anni per americane, inglesi, australiane e svedesi, 17 anni per italiane, spagnole, filippine e russe. Le dimensioni di lui contano poco per polacche e indonesiane. Secondo le ragazze italiane invece hanno importanza (voto 6 e mezzo, in una scala da 1 e 10: meno però delle israeliane per le quali le dimensioni contano un 7,4). Le svedesi si concedono dopo quattro appuntamenti, le italiane dopo 5,4, per le polacche ne servono più di 7. L’indagine è stata condotta con interviste a 11 mila donne, il 65 per cento delle quali single. Età media 22 anni.