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 2005  aprile 17 Domenica calendario

Parker William

• New York (Stati Uniti) 10 gennaio 1952. Contrabbassista • «Il quartetto del contrabbassista William Parker si pone all’incrocio tra tradizione ed avanguardia, secondo una dialettica tipica della cultura afroamericana. Se gli avanguardisti occidentali hanno l’obbligo di buttare alle ortiche tutto quanto, o quasi, li preceda, nel jazz si può essere al passo con i tempi - nel senso di saperli interpretare - dialogando con il passato, sia esso recente o remoto.[...] una costante militanza nella scena avantgarde newyorkese, da Cecil Taylor a David S. Ware [...] una notorietà tardiva ma crescente. [...] Il fluente e coeso quartetto (nato nel 2000 con Lewis Barnes, tromba, Rob Brown, sax alto, e Hamid Drake, batteria) evoca senza mezzi termini i gruppi di Charles Mingus come i primi quartetti di Ornette Coleman, soprattutto per l’intreccio tra i due fiati e la loro complementarietà. Il poetare in scena di Parker ricorda sia Amiri Baraka che il maestro Taylor mentre il contrabbasso - scuro, pastoso, espressionista - rammenta Mingus, Jimmy Garrison e Wilbur Ware. Eppure, la musica proposta dal quartetto sgorga nuova e contemporanea per energia e freschezza, impatto fisico, problematicità, apertura, spontaneità. Parker e compagni - lunghe le frequentazioni reciproche, dalla Little Huey Creative Orchestra a organici più raccolti come In Order to Survive - mettono in scena un jazz dalle radici profonde che nutrono una libertà feconda, non ingessata nella riproposizione né nella fissità del repertorio. Il quartetto vive sull’incrocio tra due piani. Il primo è la pulsante sezione ritmica con Drake e Parker che si muovono in modo simile all’’accoppiata vincente Richmond-Mingus, creando un fitto, ondeggiante, tessuto poliritmico. [...] Parker non è un grande tecnico ma il suo contrabbasso è sempre il fulcro della musica e, come ha dimostrato negli assolo, sa trovare suoni policromi usando l’archetto, il glissato, il bending, percuotendo le corde. [...]» (Luigi Onori, ”il manifesto” 17/4/2005).