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 2005  aprile 17 Domenica calendario

Malas Mohammed

• Nato a Quneitra (Siria) nel 1945. Regista. «[...] si diploma alla Scuola Normale di Damasco, per poi partire per Mosca dove studia al Vgik. Rientrato in Siria, lavora fino al 1989 nel settore cinematografico della televisione di Stato. Nel 1984 esordisce con Ahlam al-madina, presentato al Festival di Cannes e premiato con il ”Tanit d’or” a Cartagine, riconoscimento che, nel 1992, spetta anche al suo secondo lungometraggio Al-layl, due opere che rinnovano il cinema siriano e arabo. Malas firma inoltre documentari impregnati di forte soggettività, come Al-manam (1986), nel quale affronta la questione palestinese. [...] ”Ho avuto modo di conoscere da vicino il cinema iraniano e sono convinto che in Iran il cinema sia riuscito là dove noi siriani abbiamo fallito. Inizialmente in Siria prevaleva un punto di vista laico, ma poi lo Stato ha affermato il suo dominio sulla cultura come sull’economia, due ambiti che sono completamente racchiusi nelle mani statali [...] non esiste produzione privata. Quando il partito Baath prese il potere nel ’63, ha monopolizzato la cinematografia in tutti i suoi aspetti, dalla produzione alla distribuzione. Esiste solo il settore pubblico, in grado di produrre non più di tre film ogni due anni. Sono molti i registi che hanno dei progetti, ma la burocrazia sceglie solo quelli immuni da contenuti critici. Sono apparsi film ben confezionati che trattavano della questione palestinese o dell’ingiustizia del passato, ma che non osavano affrontare argomenti della società siriana d’oggi. [...]” [...]» (Emanuele Rebuffini, ”Avvenire” 16/4/2005).