Morya Longo, ཿIl Sole - 24 Ore 14/4/2005. pag. 39, 14 aprile 2005
Secondo le stime della banca centrale di Singapore, alla fine 2004 i bond compatibili con la legge coranica («sukuk») ammontavano a oltre 30 miliardi di dollari
Secondo le stime della banca centrale di Singapore, alla fine 2004 i bond compatibili con la legge coranica («sukuk») ammontavano a oltre 30 miliardi di dollari. Il testo sacro all’Islam, infatti, probisce tra le altre cose di intascare gli interessi per il prestito del denaro. Proprio per superare questo divieto, negli anni s’è creato un mercato di bond parallelo, dove le cedole sono state trasformate in canoni d’affitto. Il meccanismo: la società o il Paese che vuole emettere il bond crea una ”società-veicolo” a cui vende un proprio terreno o un immobile. In un secondo momento questa società-veicolo emette un bond sui mercati internazionali e usa i proventi di questa emissione proprio per pagare il terreno o l’immobile acquistato. A questo punto, l’immobile o il terreno, viene affittato alla stessa società o Paese che l’aveva venduto al veicolo: in questo modo viene pagato alla società veicolo il canone d’affitto, che poi verrà girato agli investitori islamici, nel pieno rispetto del Corano. Il primo Paese a emettere bond di questo tipo è stata la Malaysia, nel 2002, seguita da Pakistan, Qatar, Bahrain e diverse società.