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 2005  aprile 16 Sabato calendario

ElkjaerLarsen Preben

• Nato a Copenaghen (Danimarca) l’11 settembre 1957. Calciatore. Secondo nella classifica del Pallone d’Oro 1985, terzo nel 1984, quarto nel 1986, ventunesimo nel 1987. Col Verona ha vinto lo scudetto 1984/1985. « il trascinatore del Verona al tricolore 1985: centravanti di sfondamento, dal sinistro poderoso e dal fisico statuario, arriva a meritarsi paragoni perfino con Riva. Nazionale della Danimarca in una generazione di campioni (come Simonsen, Arnesen, Lerby) che sfiora la vittoria agli europei dell’84, approda in Veneto dopo le ottime prove in Germania e Belgio. Nella squadra guidata da Bagnoli centra lo scudetto al primo tentativo, formando con Fanna e Galderisi un trio d’attacco irresistibile. Certe sue galoppate a rete restano nella storia del club scaligero. Il gol alla Juventus segnato senza una scarpa ha fatto il giro delle tivù di tutto il mondo» (Dizionario del Calcio Italiano, a cura di Marco Sappino, Baldini&Castoldi 2000). «Idolo in patria, adorato sulle rive dell’Adige, giunse in Italia nella stagione 1984/1985, circondato dalla fama di ”viveur” scardinatore di aree avversarie. Ma l’epoca del Preben Larsen Elkjaer che tirava l’alba al night era già finita da un pezzo, per la precisione dal 1980, anno del suo matrimonio con Nicole, la ragazza che era riuscita a riportare ordine nella vita dello stravagante vichingo che regolarmente si presentava al campo di allenamento in sella a uno dei suoi amati cavalli. Ai tempi della sua militanza in Bundesliga, ancora ragazzino, un giorno venne accusato dall’allenatore Weisweiler di essere stato visto in un locale notturno con una bionda sulle ginocchia e una bottiglia di whisky vuota sul tavolo. ”Niente di più falso” replicò: ”era una bottiglia di vodka”. Ma il campione che giunse a Verona era un’altra persona. Era uno degli undici eroi che avevano trascinato la nazionale danese fino all’ingiusta eliminazione in semifinale agli Europei del 1984. In patria la sua effige compariva persino sulle scatole dei cioccolatini. Lasciare il Belgio non fu facile per Preben, che in quel Paese aveva trovato moglie e felicità, ma fu la sua stessa compagna a convincerlo a indossare la maglia del Verona. E mai scelta si rivelò più oculata: ben presto divenne il terrore delle difese e le sue furiose galoppate a rete trascinarono gli scaligeri nella corsa verso il primo storico tricolore [...] Dopo l’incredibile stagione dello scudetto, altre due belle annate in maglia gialloblù. Poi, a causa dei problemi di bilancio dei veneti, l’addio all’Italia» (’Calcio 2000” febbraio 1998). «Elkjaer was a permanent fixture at the centre of the Danish attack during their emergence in the mid-1980s. He developed his powerhouse style from battling with defences in four countries. He began his playing career at home as a teenager but moved to Koln at only 18. Elkjaer struggled to adapt to the professional discipline but improved enormously after transferring to Lokeren in 1977. He became club captain and scored some notable goals in European competitions. He also starred in Denmarks’s run to the 1984 European semi-finals... then missed a crucial penalty in the shotout defeat by Spain [...]» (Ultimate Encyclopedia of Soccer, Keir Radnedge, Carlton Books 2004).