Domenico Quirico, ཿLa Stampa 10/4/2005. pag. 15, 10 aprile 2005
All’ultima maratona di Parigi, domenica scorsa (10 aprile), per la prima volta sono stati effettuati controlli antidoping anche sugli atleti dilettanti
All’ultima maratona di Parigi, domenica scorsa (10 aprile), per la prima volta sono stati effettuati controlli antidoping anche sugli atleti dilettanti. Al termine della gara, quarantadue chilometri, gli addetti dell’organizzazione hanno invitato, scegliendo a caso, duecento dei 35mila concorrenti per un prelievo delle urine con cui verificare l’eventuale assunzione di sostanze vietate (cocaina, anfetamine, cannabis, metanfetamine, morfina). Joel Lainé, direttore della maratona di Parigi, spiega che durante i controlli, a cui ci si può rifiutare liberamente, «si garantisce l’anonimato. Prima di procedere al prelievo nel laboratorio mobile, i concorrenti prescelti si toglieranno il numero. Così se scoprieremo qualcosa non sarà grave. Non sapremo a chi appartiene».