varie, 11 aprile 2005
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Ciambricco Alberto
• Fabriano (Ancona) 12 aprile 1920, Roma febbraio 2008. Scrittore • «’Era la metà degli anni ”50. Lavoravo come responsabile dell’ufficio pubbliche relazioni delle ferrovie italiane ma mi piacevano i polizieschi. Così nel tempo libero, insieme al collega Mario Casacci, che stava nella stanza accanto alla mia, scrivevamo gialli popolari spacciandoci per autori americani del brivido. Lui si firmava Rex Sheridan, io Mike Mitchell. Non eravamo mai stati in America, ma ambientavamo le storie a New York o a Los Angeles ”rubando’ i nomi delle vie e dei quartieri dalle cartine delle città. Finché un giorno non proponemmo alla Rai una trasmissione a quiz che, partendo dal giallo, diventasse uno sceneggiato. Nacque così Giallo Club e il personaggio del tenente Sheridan”. [...] Quel tenente Ezechiele Sheridan (’il nome viene dal lupo dei cartoni animati, il cognome dallo pseudonimo di Casacci”) che, interpretato da Ubaldo Lay, arrivò sugli schermi nel 1959 conquistando tutta l’Italia del boom economico [...] ”Sheridan piaceva perché era una persona normale. Noi lo avevamo voluto così. Pur essendo americano (della squadra omicidi di San Francisco), aveva infatti un’aria casalinga: niente piedi sul tavolo, niente ”okay’ per dire sì, niente pistola facile. Avvolto nel suo inseparabile trench bianco, con le mani in tasca e il viso spigoloso, preferiva arrivare al colpevole con la deduzione più che con la forza. Per tutti era un vero detective, tanto che anche i poliziotti lo salutavano sull’attenti” [...]» (Lorenzo Viganò, ”Sette” n. 26/2000).