7 aprile 2005
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Laudadio Francesco
• Nato a Mola di Bari il 2 gennaio 1950, morto a Bologna il 5 aprile 2005. Regista. Sceneggiatore. Produttore. «[...] aveva firmato nell’82 il suo film d’esordio, Grog, vincitore del premio della giuria al Festival di San Sebastian e del David di Donatello, e centrato sul tema della televisione onnipresente, capace di trasformare in spettacolo qualunque tipo di evento. L’anno dopo, insieme con altri autori, Laudadio gira L’addio a Berlinguer e poi Fatto su misura, satira lungimirante sul tema dell’inseminazione artificiale con Ugo Tognazzi e Lara Wendel. Di Topo Galileo (1987) è protagonista Beppe Grillo nei panni di uno specialista in derattizzazioni destinato ad assumere le sembianze di uno dei suoi perseguitati. Nel ’91 Francesco Laudadio filma il corpo statuario di una bellissima ragazza umbra che viene dalle passerelle della moda e vuole fare il gran salto nel mondo del cinema. Si chiama Monica Bellucci, il film è La riffa e racconta la storia della vedova di un industriale barese che, non sapendo come far fronte al mare di debiti in cui l’ha lasciata il marito, decide di mettersi in palio come premio di una lotteria. Anche in Persone perbene, del ’92, il regista offre il quadro di una borghesia italiana ricca e immorale, dove un fallimento economico travolge ogni brandello di dignità. [...] Francesco si è formato alla scuola di Mario Monicelli, di Ettore Scola, di Alberto Sordi. Insomma, era abituato a quel cinismo tipico di un certo cinema romano. [...] Nel ’96 aveva partecipato al film Esercizi di stile; per la televisione aveva diretto L’ultimo concerto, Il mastino e, nel 2001, Inviati speciali [...]» (Fulvia Caprara, ”La Stampa” 7/4/2005).