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 2005  aprile 05 Martedì calendario

Windsor Elizabeth

• (Elizabeth Bowes-Lyons) Hertfordshire (Gran Bretagna) 4 agosto del 1900, Londra (Gran Bretagna) 30 marzo 2002. Regina. Moglie di Giorgio VI. Ha vissuto più a lungo di qualsiasi occupante del trono d’Inghilterra: aveva sposato nel 1923 il duca di York, futuro Giorgio VI. Nel 1926 era nata la primogenita Elisabetta, nel 1930 Margaret Rose. Nel 1936 la rinuncia al trono da parte di Edoardo VIII, che voleva sposare l’americana divorziata Wally Simpson, la portò sul trono al fianco di Giorgio VI. La coppia fu incoronata nel maggio 1937 nell’abbazia di Westminster con Elizabeth prima sovrana scozzese dopo ottocento anni. Dopo la morte del monarca, nel 1951, Elizabeth era diventata per tutti la Regina Madre, non più principessa consorte al centro dell’attenzione, ma comunque impegnata in numerose apparizioni a scopo benefico e sociale, per esempio nel suo ruolo di ambasciatrice onoraria del Commonwealth. Famosa per i suoi improbabili cappellini e per l’amore per i colori pastello, la Queen Mother conquista il cuore dei cittadini britannici all’epoca della Seconda Guerra mondiale, quando, in una Londra bombardata dai tedeschi, visita le zone colpite per portare speranza e conforto a quanti non sono riusciti a scappare. Nel settembre 1940 Buckingham Palace viene danneggiato da un bombardamento e la regina dichiara: «Sono felice che ci abbiano bombardati. Sento che posso guardare l’East End (il quartiere più colpito dai bombardamenti, ndr.) in faccia». Da allora la sua popolarità non è mai stata in calo, anzi. Al riparo dagli scandali di divorzi e tradimenti che hanno sconvolto l’esistenza dei suoi nipoti, sempre vicina a sua figlia, la regina Elisabetta II, senza mai prendere posizione ufficiale sul tormentato amore tra Andrea e Sarah o sul difficile triangolo tra Carlo, Diana e Camilla, ma in realtà voce ascoltatissima e importante in casa reale, la regina madre aveva conquistato la simpatia dei sudditi britannici anche per la sua proverbiale refrattarietà ad abbandonare qualche goccio di gin in ragione dell’età, e per l’innata capacità comunicativa, che in certo modo compensava l’algido distacco della figlia Elisabetta. Il 4 agosto 2000, per il suo centesimo compleanno, percorse le strade di Londra su un cocchio adornato con centinaia di fiori di colore blu e giallo e tirato da quattro cavalli bianchi. Al suo fianco il nipote Carlo, l’erede al trono. Mentre il cocchio varcava i cancelli del palazzo, accompagnato dalle note dell’inno nazionale, 41 colpi a salve di cannone furono sparati dal vicino Green Park. «Restò coraggiosamente nella Londra martellata dai bombardamenti e Hitler la definì rabbiosamente ”la donna più pericolosa d’Europa” [...]» (Matteo Persivale, ”Sette” n. 22/2000).