Alessandro Condina, "Il Venerdì" 1/4/2005, pagina 86., 1 aprile 2005
Il biologo Louis Lefebvre, della McGill University a Montreal, Canada, ha fatto una classifica degli uccelli intelligenti
Il biologo Louis Lefebvre, della McGill University a Montreal, Canada, ha fatto una classifica degli uccelli intelligenti. Non si è basato su esperimenti diretti, ma sui risultati di duemila studi condotti a partire dagli anni Trenta. Secondo Lefebvre, quindi, cornacchie e corvidi in generale sono i più acuti, seguiti da avvoltoi, aironi e picchi. Meno intelligenti di tutti i galliformi: tacchini, pernici, piccioni emù e struzzi. Sono finiti nelle ultime posizioni anche i pappagalli, nonostante le notevoli capacità d’imitazione. Tra i casi esaminati dallo studioso, quello delle cinciallegre osservate in Gran Bretagna nel 1949: avevano imparato a stappare le bottiglie di latte che venivano lasciate tutte le mattine davanti alle porte delle case. Oppure quello degli stercorari del Polo Sud, che si intrufolavano nelle cucciolate delle foche per succhiare il latte direttamente alla fonte. In Africa durante la guerra civile nell’ex Rhodesia, gli avvoltoi si posavano ai bordi dei campi minati e aspettvano che qualche zebra o gazzella vi finisse in mezzo. Altro esempio d’intelligenza tra gli uccelli: gli aironi che poggiano piume o insetti catturati sulla superficie di uno specchio d’acqua. Non appena un pesce sale quasi a galla, lo afferrano e se lo mangiano.