Corrado Sannucci, ཿla Repubblica 1/4/2005;, 1 aprile 2005
Secondo la Commissione Disciplinare della Lega Calcio il saluto nazista e il saluto tra ”compagni” a pugno chiuso sono uguali, perciò anche il ”comunista” Riccardo Zampagna dovrà pagare 10mila euro di multa, la stessa sanzione inflitta a Paolo Di Canio per il braccio teso alla fine del derby romano del 5 gennaio
Secondo la Commissione Disciplinare della Lega Calcio il saluto nazista e il saluto tra ”compagni” a pugno chiuso sono uguali, perciò anche il ”comunista” Riccardo Zampagna dovrà pagare 10mila euro di multa, la stessa sanzione inflitta a Paolo Di Canio per il braccio teso alla fine del derby romano del 5 gennaio. Paolo Sollier, ex del Perugia solito salutare i suoi tifosi col pugno chiuso: «Certo è un gesto che non farei oggi, perché il contesto è diverso, sono cambiate tante cose. Al limite, il saluto di Zampagna mi sembra quasi ”conformista”, quindici anni dopo la caduta del muro di Berlino. ovvio che per me sono differenti: il saluto nazista evoca chiusura, negazione dell’altro, razzismo, mentre il pugno chiuso è speranza di cambiare, uguaglianza. Ma sono battaglie culturali da fare, non con il regolamento in mano, chiedendosi perché un gesto come il saluto fascista, che trent’anni fa si sarebbero vergognati a farlo, oggi è possibile. ovvio che per alcuni il saluto a pugno chiuso può voler dire gulag. Ma io sono comunque per la non punibilità, Di Canio è fascista e faccia il suo saluto, poi bisogna combattere il fascismo, ma nella società prima che negli stadi. Con questa sentenza hanno voluto fare solo un po’ di par condicio. Ma in futuro che faranno, puniranno anche il segno della croce? Lo sa la Disciplinare quanti albigesi hanno ammazzato i cattolici?».