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 2005  marzo 30 Mercoledì calendario

Berlusconi - La Valle, La Repubblica, 25-03-05 Diciassette anni fa la mafia minacciò Silvio Berlusconi di uccidergli il figlio Piersilvio e di farne ritrovare il corpo decapitato a Milano, in piazza Duomo

Berlusconi - La Valle, La Repubblica, 25-03-05 Diciassette anni fa la mafia minacciò Silvio Berlusconi di uccidergli il figlio Piersilvio e di farne ritrovare il corpo decapitato a Milano, in piazza Duomo. Per scongiurare quell’ atroce delitto, il Cavaliere doveva farle un favore "entro sei giorni" dall’ avvertimento. Fu lui stesso a raccontarlo, in tempo reale, all’ amico e socio immobiliarista Renato Della Valle (allora intercettato dalla Procura di Milano). La conversazione è uno dei passaggi più inquietanti -e inediti- della requisitoria dei pm Ingroia e Gozzo al processo di Palermo contro Marcello Dell’ Utri, poi condannato a 9 anni per concorso esterno in associazione mafiosa. In attesa delle motivazioni della sentenza (previste per aprile), i giornalisti Peter Gomez e Marco Travaglio hanno raccolto gli atti del processo con un’ ampia sintesi della requisitoria d’ accusa e della memoria difensiva, da oggi in libreria col titolo: "L’ amico degli amici" (Bur-Rizzoli, 11.50 euro). Che cosa voleva la mafia da Berlusconi? Che cosa fece il Cavaliere per sventare la terribile minaccia che incombeva sul figlio? E perché non denunciò la cosa alle forze dell’ ordine? Domande destinate a restare senza risposta, visto che il 27 novembre 2003 il premier si avvalse della facoltà di non rispondere dinanzi ai giudici di Palermo saliti a Palazzo Chigi per interrogarlo. Secondo l’ accusa, nel 1987 la mafia vota Psi contro la Dc e "tenta di agganciare Craxi tramite la Fininvest". In quel momento Dell’ Utri è in rotta col Cavaliere. La minaccia a Berlusconi non punta dunque a incassare denaro, ma "a riavvicinare Dell’ Utri a Berlusconi per arrivare a Craxi". Il 17 febbraio 1988, alle 9.27, Berlusconi chiama Della Valle. B. - Come stai? DV - Bene. E’ appena partito Franco Carraro~ E’ stato ieri sera al processo. DV - Come andiamo, Silvio? B. - Ma, guarda, vado male da un punto di vista fisico, perché mi è venuto... ci ho un’ artrosi, più... un po’ di altri dolori. Mi son bloccato sulla sini-stra, dietro, tutto~ E poi ci ho tanti casini in giro, a destra, a sinistra. Ce n’ ho uno abbastanza grosso, per cui devo mandar via i miei figli, che stan partendo adesso per l’ estero, perché mi han fatto estorsioni... in maniera brutta. DV - Oh, Madonna! B. - Una cosa che mi è capitata altre volte, dieci anni fa, e... sono ritornati fuori~ Mi hanno detto che, se, entro una certa data, non faccio una roba, mi consegnano la testa di mio figlio a me e espongono il corpo in piazza del Duomo... DV - Oh, Madonna! B. - Son cose poco carine da sentirsi dire e allora ho deciso: li mando in America e buona notte.(~). DV - Senti... quando è quella scadenza? B. - Di Rizzoli? DV - No, la scadenza di quei delinquenti lì che t’ han detto (i mafiosi, ndr)... B. - Fra sei giorni. DV - Perché non prendiamo l’ aereo domani, molliamo tutto e andiamo a fare un giro? B. - ~ Ma no, dai~ Io ci ho tante cose da fare qui~ DV - Hai paura di diventare povero? B. - No. DV - Dai. Andiamo a fare sei giorni i pirla per il mondo. B. - No, no, ma io ti dico sinceramente che, se fossi sicuro di togliermi questa roba dalle palle, paghe-rei tranquillo, così almeno non rompono più i co-glioni~ "Anche in questo frangente - commentano i pm - come negli anni ’ 70, Cosa Nostra aumenta la posta e gioca al rialzo con la violenza. Ma si tratta pur sempre di un modo per ottenere qualcosa. Come ha detto Riina nella stagione delle stragi, ’si fa la guerra per poi negoziare la pace’ ". E la "pace" fra mafia e gruppo Berlusconi - secondo l’ accusa - la stipulerà ancora una volta Dell’ Utri.