Goffredo De Marchis, "la Repubblica" 27/3/2005, pagina 28., 27 marzo 2005
La volta che a un comizio Giulio Andreotti quasi trovò moglie: «Parlai a un comune del viterbese e i frati cappuccini della zona mi scrissero una bella lettera
La volta che a un comizio Giulio Andreotti quasi trovò moglie: «Parlai a un comune del viterbese e i frati cappuccini della zona mi scrissero una bella lettera. Avevo fatto una bella impressione e mi avrebbero dato il voto. Aggiunsero una postilla: "Onorevole, le vorremmo presentare due ragazze in età da marito". Risposi: "Vi ringrazio, ma sono sposato da sette anni"».