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 2005  marzo 28 Lunedì calendario

Catelli Piero

• Nato a Como il 14 aprile 1920, morto a Como il 20 gennaio 2006. Imprenditore. «[...] un nome che al grosso pubblico non dice nulla, perché appartiene a una persona che ha sempre evitato il palcoscenico, che non rilascia interviste, che la mattina passa dalla sua casa di Como alla sua fabbrica di Grandate, e la sera dalla sua fabbrica di Grandate alla sua casa di Como. Lavorare, lavorare, lavorare. E stop. Così la gente non sa chi è, ma forse non c’è italiano che non abbia mai comprato o usato uno dei suoi prodotti. Perché se Agnelli è il Signor Fiat e Berlusconi Sua Emittenza, Piero Catelli è il signor Chicco, o meglio il Signor Artsana, visto che il marchio Chicco è nato nel 1958, insieme con il primogenito, Enrico. [...] ”A 16 anni andai a lavorare nella ditta di un tedesco, Emil Diefenbach, che produceva aghi, siringhe, termometri. Al sabato andavo in giro per fare esperienza di venditore: Lecco, Varese e così via. Poi, a 21 anni, è scoppiata la guerra, e sono partito per il fronte [...] La guerra aveva ribaltato ogni cosa. Chi prima era ricco, aveva perso tutto. E tanti che erano poveri, erano diventati ricchi speculando. Decisi di mettermi in proprio. Con qualche lira prestatami da mio padre presi un magazzino a Como, in piazza Matteottti. Compravo aghi e termometri dagli artigiani, e andavo in giro in bicicletta a venderli [...] Per dieci anni è stata durissima. Non ingranava. Allora, visto che tutti vendevano gli stessi aghi e gli stessi termometri, ho cercato di renderli più gradevoli nell’aspetto, cambiando la confezione. La mia fortuna è cominciata lì. Poi, ho avuto l’idea dell’ago indolore. Ed è andata com’è andata” [...]» (Michele Brambilla, ”Sette” n. 15/2000). «Aveva iniziato, giovanissimo, come contabile in una ditta di siringhe e termometri. A quarant’anni, nel 1960, si era inventato l’ago Pic. Nel 1958 era nata la sua ”creatura” più famosa: Chicco, dal nome del primogenito Enrico. Un marchio destinato a diventare sinonimo di prodotti per l’infanzia, dai biberon ai giocattoli, dai vestiti ai passeggini. [...] del gruppo Artsana, fondato nel 1946, fanno parte, appunto, la Chicco e la Prénatal, ma anche i marchi cosmetici Korff e Lycia (dal nome della moglie), e infine Serenity, settore dedicato agli ausili per anziani. Un impero con un fatturato di 1.323 milioni di euro (nel 2003), diffuso in 132 Paesi, con oltre 6.500 dipendenti e più di mille negozi monomarca nel solo settore dell’infanzia. [...] nominato Cavaliere del lavoro nel 1974, nel 2000 aveva ricevuto il premio speciale della Fondazione Guggenheim Impresa&Cultura per il suo Museo del cavallo giocattolo, ”regalato” alla città di Como per il suo 80esimo compleanno, con 535 cavallini fabbricati dal 1700 ad oggi. Un riconoscimento seguito a un periodo difficile per la Chicco, al centro di un boicottaggio internazionale a metà anni ’90 dopo l’incendio di una fabbrica in Cina, nel 1993, che produceva anche giocattoli per il gruppo di Grandate. Nell’incidente morirono 87 donne che lavoravano nello stabilimento. Nel 1998 Artsana fu il primo gruppo italiano a firmare un accordo per un codice di condotta che imponesse a tutte le aziende in conto terzi il rispetto dei diritti fondamentali del lavoro» (’Corriere della Sera” 21/1/2006).