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 2005  marzo 26 Sabato calendario

STECCA

STECCA Loris Sant’Arcangelo di Romagna 30 marzo 1960. Ex pugile. Tricolore piuma dilettanti, debuttò da pro nel 1980. Tricolore dei piuma nel 1981, nel 1983 conquistò l’Europeo battendo Sims e lo difese contro Nati. Nel 1984 diventò iridato dei supergallo Wba battendo Cruz, prima di perdere due volte con Callejas. Record: 55-2-2 (37 ko) (’La Gazzetta dello Sport” 26/3/2005) • Carriera stroncata da un incidente stradale del 1989, negli anni ha inscenato clamorose proteste nel tentativo di farsi risarcire dalle assicurazioni • «[...] venne investito sulle strisce pedonali da un automobilista [...] ”Dopo 14 anni da quel fatto, e dopo che nel primo giudizio erano state disposte due provvisionali di 40 e 50 milioni di lire come anticipo per il risarcimento finale, la mia ex moglie mi ha denunciato accusandomi di avere inscenato l’incidente. Così sono andato a processo per frode e falsa testimonianza [...] il Tribunale mi ha assolto, però usando la formula dubitativa del ”fatto non costituisce reato” anziché quella piena del ”fatto non sussiste”. Così non posso andare in causa contro chi mi ha calunniato, mi resta l’appello per il risarcimento del primo processo. [...] Così mi ha preso lo sconforto, non riesco a lottare contro questa giustizia schifosa, nella quale sguazzano persone infami, speculatori e affaristi, tutti si proteggono tra loro a spese della povera gente. Questa giustizia vuole annientare le persone come me [...] Hanno creduto alla versione dell’incidente inventato. Avrei combinato una frode contro le assicurazioni pregiudicando il match mondiale con Gervaso di un mese dopo l’incidente, con una borsa da 100mila dollari più altri 50mila di sponsor. Per me la boxe è vita e lavoro, avevo 28 anni, ero ex campione del mondo Wba dei supergallo, mi attendevano almeno altri 5-6 anni di combattimenti importanti e remunerativi [...] dovrei chiedere almeno 3 milioni, c’era un accordo transattivo a 375mila euro, ma tutto è saltato. Io non porto rancore, vorrei condurre una vita normale, ho fatto mille lavori umili, oggi faccio l’operaio alla Darsena di Rimini ma i soldi non bastano. Perciò ho pensato di tornare sul ring, solo per vivere. [...]”» (a. to., ”La Gazzetta dello Sport” 9/3/2008).